2014
I 35 anni della “Pantera Nera”
David Suazo compie oggi 35 anni. Appena 35 anni verrebbe da dire. Eppure sembra passata una vita da quando l’attaccante honduregno lasciava dietro sé i difensori delle squadre avversarie e segnava un gol dietro l’altro. Arrivato in Sardegna nel 1999, si è legato inesorabilmene a questa terra, come capita spesso a chi viene a giocare nel Cagliari. Gli inizi non sono stati sicuramente dei migliori, considerando la retrocessione durante il suo primo anno e gli spazi chiusi da giocatori come Oliveira e Mboma. In Serie B inizia a segnare e con Zola, Esposito e Langella è protagonista della promozione del 2004/05. L’esplosione definitiva arriva con l’arrivo di Nedo Sonetti in panchina. Salva praticamente il Cagliari da solo nel 2005/06 con 22 gol: più della metà dei gol complessivi rossoblù di quella stagione. Batte anche il record di Riva di gol in un singolo campionato, anche se ai tempi Rombo di Tuono si giocavano meno partite. La Pantera Nera ormai è un giocatore completo, pronto per il salto e Cellino decide di lasciarlo partire a Milano. Tuttavia l’esperienza con la maglia dell’Inter è deludente, ripercorrendo un po’ il percorso di chi cerca le fortune lontano da Cagliari ma senza successi. Dopo due parentesi in prestito, con Genoa e Benfica, scade il contratto con il club nerazzurro e tutto sembra pronto per il ritorno in Sardegna. Nascono però diversi problemi legati all’aspetto contrattuale con Cellino. Alla fine King David firma in bianco, ma l’attuale presidente del Leeds decide che non rientra più nei piani societari. Da un’isola all’altra: Suazo si trasferisce a Catania, ma anche qui sembra lontano parente della Pantera ammirata a Cagliari. Dopo una serie di infortuni muscolari decide di dare l’addio al calcio giocato tra le lacrime nel marzo del 2013 a trentatré anni.
A Cagliari farà ritorno all’inizio della scorsa stagione, prima come osservatore poi come collaboratore tecnico di Ivo Pulga ad aprile. Ora allena i giovanissimi regionali rossoblù, ma ad appena 35 anni restano i rimpianti di chi forse avrebbe potuto dare di più al calcio e al Cagliari. I tifosi non dimenticano i suoi scatti, quando andava o a segnare o a prendere il rigore che avrebbe poi trasformato. Non dimenticano i suoi 102 gol che lo piazzano al secondo posto nella classifica dei bomber rossoblù di tutti i tempi. Il primo tra gli “umani”. Anche se forse tanto “umano” non era neanche lui.
Tanti auguri David!