2014

I sardi nel Cagliari

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Il Cagliari, a differenza di tutte le altre squadre italiane, non rappresenta soltanto la città di appartenenza. Il Cagliari è l’orgoglio di un intero popolo, quasi una Nazionale. Forse per la mancanza di altre compagini di un certo livello all’interno del panorama regionale, forse per la vittoria dello storico scudetto del 1970, la formazione rossoblù è diventata negli anni un vero e proprio simbolo della Sardegna.

 

Tanti giocatori isolani hanno avuto la possibilità di indossare la maglia della loro squadra del cuore. I gemelli del gol, Gigi Piras e Pietro Paolo Virdis, guidarono l’attacco del Cagliari tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, deliziando il pubblico del Sant’Elia, che solo pochi anni prima esultava ai gol di Riva e Domenghini.

Nei primi anni novanta vestirono la maglia rossoblù altri due campioni nostrani: il terzino fluidificante Vittorio Pusceddu, arrivato dal Napoli, e il centrocampista Gianfranco Matteoli, che veniva da quattro stagioni di assoluto livello con la maglia dell’Inter. Nel 1993 il Cagliari riuscì nell’impresa di qualificarsi alla Coppa Uefa, dalla quale, l’anno seguente, venne eliminato solo in semifinale per mano dell’Inter, dopo aver battuto la Juventus ai quarti. Memorabile il gol che Pusceddu segnò contro i belgi del Mechelen, battendo con un pallonetto di pregevole fattura l’estremo difensore Preud’homme, uno dei più forti portieri di quegli anni.

 

Nell’estate del 2003, il Cagliari, che si preparava a disputare l’ennesimo campionato di serie B, tesserò due calciatori sardi che, per trovare fortuna, erano emigrati in Inghilterra: il difensore Gianluca Festa, centrale nativo di Monserrato, che giocava nel Portsmouth e il trequartista Gianfranco Zola, che lasciò il Chelsea, squadra dove era diventato un idolo indiscusso, per riportare i rossoblù in Serie A. Zola, che nel frattempo era stato nominato baronetto inglese, con alle spalle la numero 10, guidò il Cagliari ad un esaltante promozione, dimostrando di essere per classe, carisma e talento il giocatore sardo più forte di tutti i tempi.

Attualmente diversi sardi indossano con orgoglio i colori della loro terra natia. Il simbolo è sicuramente Andrea Cossu, cagliaritano di nascita e ultras della curva nord, passato dall’essere un signor nessuno al Verona in C1, a uno dei migliori trequartisti della serie A. Francesco Pisano e il giovane Nicola Murru sono i terzini titolari, e al centro della difesa cresce, alle spalle del nazionale italiano Astori, l’algherese Del Fabro. In attacco spazio infine a Pattolino Sau, vero e proprio talento dai piedi fatati.

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