2015
I sei colpi di Marroccu
A dispetto della chiusura ufficiale del calciomercato, avvenuta come da programma lunedì alle 23, il Cagliari ha messo a segno ieri l’ultimo colpo. Si tratta di Modibo Diakitè, difensore francese svincolato da dicembre che in Italia conosciamo molto bene. E ora il mercato di Francesco Marroccu si può dire davvero ufficialmente concluso.
Con l’ex laziale sono sei i giocatori acquistati dal ds rossoblù nella sessione invernale. Sei giocatori che al Cagliari servivano come il pane, chi più chi meno. Zeljko Brkic era quello che occorreva più di tutti senza alcun dubbio, viste le evidenti difficoltà dei giovani portieri Cragno e Colombi. Il serbo ha dato immediatamente sicurezza al reparto difensivo, portando in cascina sette punti nelle quattro gare disputate. Ha fatto storcere un po’ il naso, invece, Alejandro Gonzalez. L’uruguayano è arrivato dall’Hellas Verona con la fama di procura-rigori, ma alla prima da titolare al Sant’Elia si è preso solo applausi. Ha convinto meno nella trasferta di Bergamo, dove ha sofferto la presenza di Moralez e non è riuscito a spingere quanto dovrebbe fare un terzino. Ma alla lunga si può dimostrare un ottimo jolly, visto che in realtà il suo ruolo naturale è quello di difensore centrale. Poi dall’est Europa sono arrivati Josef Husbauer e Duje Cop. Il primo è giunto in Sardegna con qualche mese di ritardo, visto che era stato richiesto da Zeman già in estate. Il centrocampista ceco, capocannoniere del suo campionato con 18 gol nella passata stagione, però non ha ancora messo piede in campo se si escludono i 45’ di Coppa. La forma fisica dell’ex Sparta Praga non è delle migliori e ha bisogno di tempo per adattarsi ad un calcio differente. Non si può dire lo stesso di Cop, arrivato dalla Dinamo Zagabria e che in tre spezzoni di gara ha già segnato il suo primo gol rossoblù. Un gol da tre punti contro il Sassuolo che fa ben sperare per il futuro. Il Cagliari aveva assoluto bisogno di un attaccante che la buttasse dentro, visti i numerosi errori e orrori sotto porta durante il girone d’andata. Forse andava preso un attaccante più esperto e in verità Marroccu ci ha anche provato, trattando Gilardino. Alla fine, però, restano solo scommesse per il reparto avanzato. Scommesse come Paul-José M’Poku, centrocampista offensivo classe 1992 proveniente dallo Standard Liegi. Può rivelarsi uno dei prossimi fenomeni del calcio belga che negli ultimi anni sta regalando fior di talenti all’Europa. Qualcuno dice che può diventare meglio di Ibarbo, ceduto alla Roma, ma il problema resta ora, in questi cinque mesi fondamentali per l’esito del campionato. Perché il Cagliari ha portato tre giocatori offensivi che l’Italia non l’avevano mai vista. Sappiamo quanto sia difficile per un calciatore straniero ambientarsi fin da subito con la realtà della Serie A e sappiamo altrettanto bene quanto siano importanti i gol per salvarsi. Cedere Ibarbo a quelle cifre è lecito, anzi doveroso visto l’altalenante rendimento del “diamante grezzo” di cui si attende ancora l’esplosione e la costanza. Ma forse sostituirlo con un attaccante che sa come segnare nel campionato italiano sarebbe stato più rassicurante. Invece si è puntato su giocatori di ottimo livello nei rispettivi campionati, ma diversi da quello italiano. Il Cagliari ha deciso ancora una volta di scommettere, almeno per quanto riguarda l’attacco. Perché in difesa si è andati nella posizione diametralmente opposta. Oltre a Brkic, infatti, è arrivato un altro che conosce molto bene la Serie A: Modibo Diakitè. Presentato ieri alla stampa, il difensore francese ha vissuto le annate migliori con la maglia della Lazio e con i suoi 28 anni garantisce ulteriore esperienza ad una delle difese più bucate del campionato.
Ora per cinque mesi bisognerà pensare solo al campo, sperando che i sei colpi di Marroccu colpiscano anche lì.