2015
Il 2015 rossoblu mese per mese – Novembre
Dopo qualche passo falso in trasferta e un approccio non sempre adeguato ad affrontare le insidie della Serie B, gli ultimi mesi dell’anno restituiscono a Massimo Rastelli un Cagliari determinato nello spirito e battagliero in campo. Novembre rappresenta il mese della svolta per costruire il primato raggiunto al termine del girone d’andata, in cui i rossoblu hanno dimostrato di essere più forti di tutto e di tutti, nonostante più di una decisione arbitrale sfavorevole.
NEL SEGNO DI JP10 – Il mese di novembre si apre con la doppia vittoria casalinga contro Vicenza e Modena. A prendere per mano il Cagliari è Joao Pedro, che dopo un avvio di stagione giocato da mezz’ala si prende il posto da titolare sulla trequarti rossoblu. Il brasiliano trascina i suoi alla vittoria realizzando la doppietta decisiva contro i canarini e si ripete due settimane dopo nel 3-0 rifilato all’Ascoli. Al Sant’Elia il momento d’oro di JP10 prosegue anche in dicembre: il brasiliano va a segno per la terza volta consecutiva tra le mura amiche nella sfida al Como dell’ex Festa acciuffando il pareggio in pieno recupero, mentre all’ultima giornata del girone d’andata apre le marcature nel successo sulla Pro Vercelli. Il primo anno del brasiliano in maglia rossoblu si chiude con 11 reti in totale tra Serie A e Serie B: non male per un giocatore spesso finito al centro di un equivoco tattico e delle critiche.
LA SVOLTA DEL PICCO – La svolta della stagione del Cagliari passa però in trasferta, dove fino ad allora i rossoblu hanno faticato a trovare continuità di rendimento e di risultati. Domenica 15 novembre arriva la difficile trasferta in casa di uno Spezia che dopo un ottimo avvio si ritrova in crisi di risultati e con la panchina di Nenad Bjelica in bilico. Al Picco i rossoblu si trovano davanti a un clima infernale: lo stadio dei liguri è un catino bollente e in campo gli avversari non risparmiano una battaglia a suon di colpi proibiti sin dai primi minuti. A dare la scossa e l’esempio ci pensa Daniele Dessena: il Capitano rossoblu infila l’elmetto e indica la strada ai compagni, mettendo in campo le stesse armi dei contendenti. Il Cagliari vince la sfida non solo nel risultato – 0-3 nel segno di Melchiorri, doppietta e autogol provocato – ma soprattutto nello spirito: per la prima volta dall’inizio della stagione, i rossoblu si calano nella parte e dimostrano di aver capito che senza carattere e agonismo le qualità tecniche lasciano il tempo che trovano.
L’INFORTUNIO DEL CAPITANO – Con quella sull’Ascoli, la nona su altrettante partite disputate al Sant’Elia in campionato, sono quattro le vittorie consecutive ottenute dal Cagliari in novembre. Il mese si chiude con la trasferta sul campo del Brescia. Il copione della sfida ricalca quello già visto due settimane prima a La Spezia: il match è caldo sin dai primi minuti, ma i rossoblu, ancora grazie al proprio Capitano, riescono a tener testa agli avversari. Al Rigamonti sarà lo stesso Dessena a immolarsi per la causa rossoblu sacrificando tibia e perone sull’intervento-killer di Coly. Un infortunio che gli costerà il proseguo della stagione, mentre l’arbitro La Penna si limita ad ammonire il difensore bresciano e ad allontanare dalla panchina un furibondo Rastelli. Un episodio che incide sulla prestazione dei rossoblu, costretti a sentire le urla del proprio compagno che a bordo campo attende più del dovuto l’arrivo dei soccorsi. Un Cagliari in evidente stato di shock soccombe nella ripresa sotto i colpi delle rondinelle: emblematico l’errore di Storari sulla conclusione di Embalo che vale il terzo gol dei padroni di casa. Il 4-0 finale è un risultato oltremodo pesante, la prestazione dei rossoblu un incidente di percorso che però ha l’effetto di rafforzare ulteriormente il gruppo. Qualche giorno dopo, in occasione della trasferta di Coppa Italia in casa del Sassuolo, la comitiva rossoblu fa visita al suo Capitano all’ospedale di Parma in cui è ricoverato. Una delle istantanee più belle della stagione.