2013
Il Cagliari e quella maledetta Coppa Italia
Ormai è un dato di fatto, il Cagliari e la Coppa Italia vanno d’accordo come la Coca Cola e le mentos. Parlare di maledizioni e superstizioni forse è esagerato (anche se il presidente è il primo a credere a certe cose), ma andando a vedere i dati delle precedenti edizioni, difficilmente i rossoblù riescono ad andare troppo avanti e fare bella figura. Neanche la leggendaria squadra di Gigi Riva riuscì ad alzare il trofeo, solo un secondo ed un terzo posto nel girone finale(68/69 e 69/70), i quali restano tutt’oggi i migliori risultati del club. La sconfitta di ieri con il Frosinone è solo uno dei tanti insuccessi in questa competizione. Infatti, per ben 21 volte i rossoblù sono usciti alla prima gara, 15 volte giocando in A, 6 volte in B.
Spesso si è detto che la Coppa Italia sia un elemento di distrazione per il campionato, ma ciò non vuol dire sminuire il trofeo. Statistiche alla mano, infatti, nei momenti più bui del campionato, la squadra va bene in Coppa e viceversa. Nelle ultime due edizioni Ficcadenti ha passato facilmente il primo turno e sappiamo tutti cosa ha combinato l’allenatore gelatinato in campionato. Stesso discorso si può fare per Bisoli, che supera abilmente il turno con il Piacenza, ma colleziona una serie di insuccessi durante la stagione regolare che costringono Cellino a chiamare Donadoni. Il bel gioco dell’ex CT azzurro, però, non si vede in Coppa, dove si esce fuori con un sonoro 0-3 per mano del Bologna. L’esempio lampante di questa “maledizione” sono due delle tre semifinali raggiunte dal Cagliari in Coppa: nel 86/87, in uno dei momenti più bui dell’intera storia societaria, la squadra, destinata a retrocedere in Serie C1, riuscì a eliminare la grande Juventus di Platini (a dimostrazione che quello successo ieri a Trieste può capitare a chiunque) e si arrese solo ad un’altra delle grandi dell’epoca, il Napoli di Maradona. Nel 99/2000, stagione che culminerà ancora con una retrocessione, stavolta in B, il Cagliari di Mboma elimina Parma e Roma, ma uscirà alle semifinali contro l’Inter. E proprio con i nerazzurri possiamo parlare di un’altra “maledizione”: ancora una volta, dopo la Uefa del 94, il Cagliari è costretto ad arrendersi alla squadra di Milano ad un passo dalla finale… E non sarà nemmeno l’ultima volta! L’eccezione che conferma la regola della maledetta Coppa Italia arriverà qualche anno più tardi (2004/05), con il Cagliari che riuscirà a salvarsi ed arrivare alle semifinale del torneo: ma c’è di nuovo l’Inter e nemmeno la squadra di Zola, Suazo, Esposito e Langella riuscirà ad evitare l’eliminazione. È da allora che i rossoblù non superano gli ottavi, sia perché è stata in un certo senso snobbata, sia perché è meglio pensare al campionato. La maledetta Coppa Italia è un trofeo sottovalutato, che invece potrebbe dare grandi soddisfazioni anche alle squadre che non possono sognare allo scudetto, giusto per aggiungere un trofeo in bacheca. Invece, affianco allo storico scudetto 69/70, possiamo trovare sì una Coppa Italia, ma di Serie C, vinta da Ranieri nell’88/89.
Difficile parlare di maledizioni, ma quando qualcosa non va, si crede davvero a tutto, anche a quel 17 sul calendario…