2015

Il cammino smarrito

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Difficile, sempre più difficile. I sogni di ripresa del Cagliari e dei tifosi rossoblù durano appena 72 ore, tre giorni di passione, tre giorni di speranza, giorni in cui davvero l’impossibile sembrava diventato probabile e invece ieri al Bentegodi si è rivista la solita squadra non squadra, sconclusionata in attacco, disordinata in difesa. Cambia l’allenatore ma non cambia la musica, la scelta della formazione iniziale sembra frutto di una follia, le sostituzioni in corso di partita appaiono non ragionate e azzardate. Il primo tempo i calciatori sembrano scesi in campo per la passeggiata pre partita, il secondo tempo la situazione addirittura peggiora e i veterani si lasciano andare a momenti di frutrazione eccessiva, lasciando la squadra in 9 uomini, quanto basta per scatenare l’ira dei tifosi. No, non era esattamente questo quello che intendevamo quando sabato scorso avevamo riposto in questi uomini un lumicino ancora acceso di speranza, non era questo che ci aspettavamo da una gara così delicata che avrebbe potuto paradossalmente tenere ancora una porticina aperta nella corsa salvezza.

Il Cagliari di ieri è stato troppo brutto e deludente per trovare oggi gli aggettivi giusti e descrivere la sensazione che abbiamo provato e proviamo tuttora risulta quasi impossibile.

Sarebbe dovuta essere una battaglia e invece la bandiera di resa ha sventolato sullo stadio di Verona ancora prima di essere issata. Ora è davvero tardi e nonstante i proclami che ogni domenica fanno seguito a impietose prestazioni, non ci crediamo più. Troppe occasioni sono state sprecate, proprio nell’anno in cui la medicrità delle avversarie ha regalato speranze fino all’ultimo respiro, proprio nell’anno in cui tutto doveva cambiare e volgere al meglio puntando ad obbiettivi più prestigiosi, ci ritroviamo a curare delle ferite che bruciano ancora troppo per poter intravedere ora un futuro positivo.

Oltre la categoria, l’amore dei tifosi per la squadra supererà anche questo, ma il percorso per dimenticare queste tante umiliazioni si preannuncia davvero lento e tortuoso.

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