2014

Il doppio ex Oliveira: «Sabato sarà un match combattuto fino all’ultimo minuto»

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Lulù Oliveira conosce bene le piazze di Catania e Cagliari: in Sardegna è esploso come calciatore e si è poi trasferito a vivere, mentre in Sicilia ha giocato 74 partite segnando ben 28 reti.
E’ quindi un parere autorevole il suo in merito alla gara che vedrà opposte le due squadre sabato sera al Massimino: all’appuntamento si presentano un Catania con l’acqua alla gola ed un Cagliari che mostra segni di ripresa dopo qualche tentennamento.

Intervistato da calciocatania.com, il belga-brasiliano ha evidenziato i pericoli che la compagine rossoblù può portare ai siciliani grazie alla qualità dei suoi giocatori, senza risparmiare un’analisi precisa della situazione attuale degli etnei.
«Quella del Catania è una stagione iniziata e proseguita male ma speriamo tutti che possa finire nel migliore dei modi – queste le parole di Oliveira A mio avviso alcune partenze la scorsa estate hanno indebolito la squadra. La dimostrazione è il ritorno di Lodi a gennaio che ha dato equilibrio tra i reparti e un netto progresso nella gestione dei palloni. In avanti si è perso tanto per una serie di cause. Gli infortuni principalmente ma anche uno scialbo inserimento dei nuovi, hanno portato a questa situazione di sterilità sotto porta. Avevo visto giocare i rossazurri contro l’Inter e avevano disputato una buonissima gara. Mi era sembrata una squadra organizzata e compatta. Domenica contro il Genoa invece ho visto un Catania irriconoscibile.
Salvarsi adesso diventa difficile perché nella mente dei giocatori, dell’allenatore e della società c’è un unico obiettivo, ovvero vincere. Quando arrivi con le spalle al muro non è facile centrare l’obiettivo. Oltretutto segnando poco e prendendo molti gol non si va da nessuna parte. Sono un tifoso del Catania e come tale devo essere fiducioso sulla salvezza. I rossazzurri non hanno nulla da invidiare alle altre squadre. A centrocampo con gli arrivi di gennaio è stato fatto un salto di qualità. Per salvarsi però bisogna trovare i giusti equilibri. I centrocampista devono raddoppiare l’impegno e dare una mano nelle due fasi. Il Catania prende tanti gol perché non è ben coperto dietro e in avanti segna poco perché arrivano pochi assist». 

«Il Cagliari? Ha attraversato un momento delicato ma la sconfitta con il Livorno ha portato ad una svolta. I rossoblù hanno pareggiato con l’Inter e vinto contro l’Udinese tirandosi fuori dalla zona calda della retrocessione. Loro in avanti hanno giocatori molto forti e veloci come Ibarbo. Forse a centrocampo hanno perso qualcosa con la partenza di Nainggolan e nelle ultime giornate hanno sofferto anche per l’assenza di Conti. Quella sarda resta comunque una buonissima squadra che merita di salvarsi con largo anticipo.
Sabato mi aspetto una partita combattuta con il Cagliari che verrà a Catania per giocare di rimessa. A loro anche il pari andrebbe bene. I rossazzurri dovranno fare invece la partita perché sono obbligati a vincere. Non sarà facile penetrare nella difesa dei sardi ma mi aspetto una gara di carattere da parte dell’undici di Maran. Gli etnei dovranno prestare grande attenzione al Cagliari. Come ho detto dispone di calciatori molto veloci che al primo errore ti puniscono. Sarà una partita intensa da seguire fino al novantesimo».

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