Il doppio ex Virdis: «Cagliari e Milan, due squadre in difficoltà»

Pietro Paolo Virdis aspetta l’anticipo di sabato sera fra Milan e Cagliari con uno spirito particolare, avendo vissuto anni importanti della sua carriera di goleador con entrambe le maglie. L’attaccante di Sindia ha esordito in Serie A in maglia rossoblù nel 1974, per poi lasciare a malincuore la sua isola tre anni dopo, direzione la Torino bianconera. Dopo la Juventus nuova parentesi cagliaritana, quindi ancora una volta in bianconero (Juve prima e Udinese poi) e poi gli anni d’oro in rossonero con titoli individuali e collettivi (capocannoniere della Serie A, il terzo scudetto personale e una Coppa Campioni) prima di chiudere la carriera al Lecce.

Oggi l’ex bomber è titolare de Il gusto di Virdis, enoteca-ristorante che gestisce in prima persona fermandosi fra i tavoli a chiacchierare di calcio fra un calice di vino e un antipasto rigorosamente a base di bottarga.
Ai microfoni di Corriere.it, Virdis ha detto la sua sul momento vissuto dalle sue ex squadre: «Sono due squadre in difficoltà. Sul versante rossonero mi sembra un po’ una presa in giro per i tifosi: si racconta sempre che si debba rifondare per puntare sui giovani ma poi non si fa. Bisognerebbe dire chiaramente che questo Milan non può avere grandi ambizioni. Zeman? Mi sarebbe piaciuto averlo come allenatore, magari nella mia tarda età così avrebbe allungato un po’ la mia carriera. La Sardegna è l’amore, sono i ricordi che tento di rinverdire ogni volta che ci torno. Il passaggio alla Juventus? Non volevo saperne, ero un ragazzino molto istintivo. L’anno prima avevamo fatto gli spareggi dalla Serie B ma non siamo riusciti a salire: per me fu una delusione tremenda, nei miei sogni di ragazzo volevo riportare il Cagliari in Serie A. Un vino per Zeman? Visto che ama tanto la Sardegna andrei su un Cannonau dei migliori».