2013

Il doppio ex Virdis: «Cagliari solido, domenica non ci sono favoriti»

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La carriera di Pietro Paolo Virdis parla da sola: tre scudetti, capocannoniere in Serie A, una Coppa dei Campioni. A Cagliari è ricordato per l’accoppiata con Gigi Piras, un tandem d’attacco tutto sardo che ha fatto storia.
Il baffuto centravanti ha indossato anche la maglia dell’Udinese, ed in qualità di doppio ex è stato raggiunto dal Messaggero Veneto per una panoramica sul match in programma domenica.

Virdis trova delle analogie fra Cagliari e Udinese: «Si tratta di squadre che sono simboli di due terre, il Friuli e la Sardegna, per certi versi simili. Gente chiusa ma orgogliosa, di sostanza. E poi adesso giocano molto vicino…». L’allusione è ovviamente all’esilio triestino dei rossoblù: «É una situazione difficile da capire, non voglio entrare nel merito. Mi piace, però sottolineare come il rendimento della squadra sarda non ne abbia risentito».

Il Cagliari da qualche anno raggiunge la salvezza senza troppi affanni: «Ma poi per un motivo o per un altro non riesce ad acciuffare l’Europa. L’Udinese, invece, per due anni è arrivata al preliminare di Champions. In Friuli dove non si arriva con i soldi si arriva con le idee, con il lavoro, la ricerca, l’attenzione».
I rossoblù al momento sembrano più quadrati dell’avversario, che invece attraversa un momento delicato: «Sì, l’ossatura della squadra di Lopez è rimasta invariata. Il Cagliari è squadra solida, efficace, ma propone anche un calcio piacevole. L’Udinese sembra avere qualche problema in più, ma Guidolin è uno che arriva sempre in fondo».

L’assenza del capitano Conti si farà sentire domenica? «Abbastanza. Si tratta di un giocatore di carisma e personalità, importante sulle palle inattive. Però credo che tatticamente Nainggolan possa sostituirlo bene».
Dall’altra parte c’è l’infinito Di Natale:
«A Totò bisogna fare un monumento. É esploso un po’ tardi, ma ha una media gol da fantascienza. Visto che in Italia gli attaccanti non abbondano io credo che uno come lui farebbe ancora comodo alla Nazionale. Muriel? Ha un potenziale da grande squadra. Ma è ancora giovane, bisogna avere pazienza».

Il diverso momento delle due squadre sembra quindi mettere i due avversari alla stessa altezza, senza nessun favorito: «Direi proprio di no. Il Cagliari è una squadra che perde poco e quando lo fa riesce comunque a creare molti problemi ai suoi avversari».

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