2014
Il momento magico di Sau: quando segna Pattolino il Cagliari non perde mai
Quando all’inizio dell’estate scorsa il neo patron rossoblù, Tommaso Giulini, decise di affidare la panchina del Cagliari al boemo Zeman, i più avranno immediatamente pensato ad un rilancio in grande stile di Marco Sau, che nella passata stagione non aveva confermato quanto di buono fatto in precedenza. Questo anche perché fu proprio il tecnico ceco, durante la sua terza parentesi al Foggia, a far esplodere il torroncino di Tonara. Con la maglia dei pugliesi il centravanti sardo segnò ben 20 reti, una in più del compagno d’attacco Insigne, ora protagonista in Serie A con la maglia del Napoli.
Aggiungeteci anche che Zeman non ha mai amato il classico numero 9, attaccante possente fisicamente ma solitamente poco avvezzo agli asfissianti movimenti richiesti dal boemo. Il maestro, così come lo chiamano in tanti, ha affidato ancora una volta le chiavi del suo attacco a un piccoletto, ancora una volta a Marco Sau.
Il numero 25, quando chiamato in causa, delude raramente. Tanta corsa, giocate vellutate e un piede fatato: queste le caratteristiche di Sau, che, così come Zeman, parla poco ma lavora tanto, o meglio applica in toto lo slogan lanciato dalla società per promuovere la campagna abbonamenti: “Chistionai pagu, traballai meda“.
Quando il Cagliari vince, ma anche quando pareggia, c’è sempre lo zampino del tonarese. Già dalla prima giornata Pattolino aveva prontamente risposto al sassolese Simone Zaza, regalando ai suoi un prezioso punto in terra emiliana. Si è poi ripetuto nella goleada di San Siro contro l’Inter, mettendo a segno il gol del momentaneo 1-0 per i rossoblù (la partita finirà poi per 4-1 in favore del Cagliari, ndr). Ancora protagonista al Sant’Elia contro la Samp: stavolta la sua è la rete del definitivo 2-2, a completare una rimonta iniziata dal compagno Avelar. Ieri l’attaccante barbaricino ha infine punito l’Empoli con il suo marchio di fabbrica, il tiro a giro che tanto l’aveva reso celebre ai tempi della Juve Stabia. Zeman ora si coccola il suo pupillo, nella Zemanlandia sarda brilla la stella di Marco Sau.