2013
Il “Pagellone” del mercato: 1 alle voci, 10 a Cellino!
Un mercato che ha fatto sudare freddo fino all’ultimo, fino alle 23. Il Cagliari aveva ribadito “non si vende”, ma i tifosi non si sono fidati fino al gong. Per fortuna tutto si è concluso per il meglio con la permanenza dei famosi “gioielli”. Riviviamo il mercato da 1 a 10:
1 alle tante voci di mercato. Nainggolan, Astori, Agazzi, Ibarbo, Ariaudo e Pinilla, tutti rimasti. Alla faccia del supermercato.
2 alle voci che riprenderanno da domani. Mercato estivo finito, inizia ora quello di Gennaio. Che fatica!
3 ad Avenatti, lui e tutti gli altri nomi fatti per il mercato in entrata. Alla fine non è arrivato nessuno, come sempre. Non acquisti.
4 al mancato arrivo di un terzino destro. Lo si è visto ieri, Dessena fatica a giocare certe partite come laterale basso, Perico pare non essere all’altezza e Pisano fatica a riprendersi dall’infortunio. Un rinforzo in quella posizione non sarebbe stato male.
5 al mercato in entrata. Ok, tenere i big, ma qualcosa in più di Oikonomou ci si aspettava.
6 alla cessione di Thiago Ribeiro, il brasiliano in questi due anni in rossoblù ha fatto vedere poca cosa. Ieri è arrivato il gol con il Santos, ma i tifosi non lo rimpiangeranno di certo, né lui, né i suoi tiri (le famose buste).
7 all’acquisto di Agim Ibraimi. Il nome che assomiglia all’attaccante del PSG fa sognare i tifosi. Non sarà il campione svedese, considerando anche il ruolo diverso, ma si sa che Cellino la vede lunga e chissà che non abbia portato in Sardegna un altro campione.
8 ad Astori, Agazzi, Pinilla e tutti gli altri che, nonostante la situazione stadio precaria, hanno deciso di rimanere in Sardegna
9 a Radja Nainggolan, che, oltre a restare, ha ribadito più volte di voler restare qui. Napoli? Inter? Roma? Juve? Niente di tutto ciò. Si resta a Cagliari, si resta in rossoblù. Futura bandiera?
10 a Massimo Cellino. Il presidente è rimasto di parola, o quasi. Parte solo Ceppelini, ma poco importa visto che l’uruguayano era rimasto fuori rosa. Astori e Nainggolan non si vendono. Così è stato, nonostante gli assalti finali delle big. E ora, pensiamo al campionato!