2014
Il “Pagellone” di Cagliari-Fiorentina: la bistecca è servita ben cotta
Il Cagliari si aggiudica i primi tre punti del 2014, dopo aver inanellato 3 sconfitte consecutive. L’avversario al Sant’Elia non era sicuramente dei più facili, ma ancora una volta la squadra di Lopez è riuscita a risollevare la testa e battere una delle migliori forze del campionato. Pinilla segna il rigore che mette k.o. la Fiorentina, proprio lui che all’andata aveva trovato il pareggio all’ultimo minuto. Nel secondo tempo, la squadra ha tenuto bene ed è riuscita a trovare la prima vittoria senza subire reti, nonché la prima gara casalinga senza subire gol. Andiamo allora a rivivere da 1 a 10 il match con il nostro Pagellone:
1 al mezzo stadio. Contro il Milan si pensava ad un’apertura parziale per 12mila posti, questa volta invece non si è neanche provato ad aprire i “distinti”. Stadio inguardabile e con meno di 5.000 tifosi, che si fanno comunque valere e sentire. Il solito.
2 al gennaio nero. Nel mese di gennaio, vuoi la cessione di Nainggolan, vuoi la sfortuna, vuoi gli avversari complicati, il Cagliari ha ottenuto un misero punto in quattro partite. Mese da dimenticare e, non a caso, oggi primo febbraio è arrivata la prima vittoria del 2014.
3 all’ammonizione di Dessena. Probabilmente oggi è stato uno dei migliori in campo, ma l’ammonizione del primo tempo gli costerà la trasferta di Genova contro la sua ex Sampdoria.
4 al mancato raddoppio. Dopo il vantaggio, il Cagliari ha avuto tante occasioni per chiudere il match, sprecandone parecchie. Tra tutte quella di Ekdal nei minuti finali, che da posizione ravvicinata ha sparato in curva il possibile 2-0. Errori che possono costare caro.
5 come i gol del Leeds oggi in Championship. Mentre il Cagliari batteva la Viola, oltremanica il nuovo club di Cellino rifila 5 reti al povero Huddersfield, nonostante l’esonero dell’allenatore McDermott nella giornata di ieri. Cellino, Festa e il nuovo acquisto Tabanelli, presenti in tribuna all’Elland Road, si sfregano le mani.
6 ai nuovi acquisti. Nelle ultime gare avevamo criticato i cambi di Lopez, ma il problema erano le poche alternative in panchina. L’allenatore uruguaiano questa volta ha potuto scegliere meglio e ha mandato nella mischia i due nuovi acquisti: Vecino e Adryan. L’ex della gara si comporta molto bene nel ruolo di mezzala sinistra, subentrando a Cabrera, così come il giovane brasiliano, che ha fatto vedere ai pochi tifosi del Sant’Elia cosa è capace di fare, dopo essere entrato al posto del match-winner Pinilla.
7 all’umiltà di Cabrera. Con grande sorpresa, gioca titolare al posto dello squalificato Cossu e offre una prestazione sufficiente, senza errori. A fine partita, decide di andare sotto la curva rossoblù a chiedere scusa per l’incredibile ingenuità commessa contro il Milan, regalando la maglia ai propri tifosi.
8 alla solidità difensiva. La bestia nera Matri non fa paura, anzi a malapena ci si accorge della sua presenza in campo, la Fiorentina gioca bene, ma non produce occasioni da gol, permettendo al Cagliari di terminare la prima gara casalinga di questa stagione senza subire reti.
9 all’atteggiamento. Vincere oggi era l’unica cosa che contava, così finalmente la squadra ha deciso di non chiudersi in difesa, come capitato dopo il vantaggio contro Juve e Milan, ma di giocarsela alla pari per trovare il raddoppio. La partita alla fine non è stata chiusa, ma l’atteggiamento è quello giusto.
10 all’importanza di questa vittoria. Quanto servivano questi tre punti, anche senza il bel gioco contava solo vincere, come aveva detto Lopez in conferenza stampa. Il Cagliari fa un bel salto in classifica, giocando comunque un’ottima prova di sacrificio. La Fiorentina è servita ben cotta.