2014

Il “Pagellone” di Cagliari-Juventus: da 1 a 10 la sfida del Sant’Elia

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Ammettiamolo, ci abbiamo creduto tutti e abbiamo sperato fino a quel maledetto settantatreesimo minuto che il Cagliari potesse fermare la grande corazzata Juventus, interrompendo la sua striscia di 10 vittorie consecutive. Diventano invece 11 al Sant’Elia, grazie all’ausilio di Adan e di un Cagliari che ha smesso di giocare dopo il 2-1 subito. I gol diventano 4, trasformando la rimonta bianconera in una partita di poker. Il calcio è fatto di vittorie e di sconfitte: andiamo comunque a rivivere da 1 a 10 i 90 minuti di Cagliari-Juventus, con il nostro consueto “Pagellone”.

1 al risultato bugiardo. Il Cagliari ha giocato una gran partita e fino ad un quarto d’ora dalla fine stava tenendo testa alla squadra più forte del campionato: è bastato un calo di concentrazione e i campioni d’inverno ne hanno approfittato per ammazzare definitivamente il match.

2 come gli errori di Adan. Il secondo sul 4-1 è sicuramente il più grave, se andiamo ad analizzare tecnicamente i singoli interventi, ma è la poca sicurezza mostrata sul tiro, tutt’altro che imprendibile, di Marchisio, che ha deciso la partita. Sicuramente da un ex Real Madrid ti aspetti tutt’altro: avrà un’altra occasione per far ricredere i tifosi?

3 alla difesa. Molti errori individuali quest’oggi, su tutti quello di Rossettini sul primo gol di Llorente.

4 come la maglia rossoblù che ci è mancata oggi in campo. Inutile dirlo, il centrocampista, che ha giocato oggi a Roma è mancato come il pane al reparto di Lopez.

5 all’espulsione di Pinilla. Chissà cos’avrà fatto l’attaccante cileno al povero signor Guida, che lo espelle per la seconda volta, dopo il Cagliari-Inter a Trieste. Il rosso è giunto nel finale di gara, ormai a partita decisa, ma la sua assenza peserà molto domenica prossima contro l’Atalanta, dove gli attaccanti saranno appena due: Sau e Ibarbo, quest’ultimo (come se non bastasse) è uscito zoppicante a fine gara. Vedremo già Adryan? Lanceremo finalmente Ibraimi? O arriverà un altro attaccante?

6 e forse qualcosina in più al girone d’andata. 21 punti messi in cassaforte, solo quattro vittorie e tanti pareggi, che però valgono il centro della classifica. Con un girone d’andata abbastanza simile, Lopez non avrà alcun tipo di problema nel salvare il Cagliari, salvo imprevisti.

7 all’adrenalina da tifoso di Andrea Cossu. Ci sono partite in cui si fa fatica a riconoscerlo e altre dove torna il giocatore da Nazionale. Come contro il Napoli, il fantasista cagliaritano è incontenibile, corre come un forsennato finché non è costretto a piegarsi, come le mani di Adan sul 2-1.

8 al gol di Pinilla. “Dopo il rigore sbagliato, mi rifarò” e così è stato per il pistolero cileno, che ha illuso il Sant’Elia per quasi un’ora. Il suo gol non resterà negli annali, così come la sua espulsione, causata dalla rabbia per un finale in cui è andato tutto storto, ma la speranza è che mantenga la promessa fatta all’amico andato a Roma: “tranquillo, il Cagliari lo salvo io”.

9 al Cagliari fino al 73’. Mettere in difficoltà la Juve non accade tutti i giorni, purtroppo 73 minuti non sono bastati e in quel quarto d’ora concesso agli avversari, i bianconeri hanno fatto ciò che hanno voluto.

10 ai tifosi. Sarà la nostalgia dello stadio, ma l’intera curva 

ha continuato a cantare anche dopo la goleada bianconera, sostenendo fino al 90’ i rossoblù.

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