2014

Il “Pagellone” di Cagliari-Livorno: sconfitta da 1!

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La gara di oggi era probabilmente la più importante della stagione, il Cagliari sarebbe potuto uscire dalla zona calda, ma non l’ha fatto. Si è fatto risucchiare in un vortice pericoloso, senza la giusta convinzione e cattiveria, andando a perdere uno scontro cruciale con il Livorno, decisamente più affamato di punti rispetto ai rossoblù. Termine così 2-1 al Sant’Elia e nel nostro consueto Pagellone è davvero difficile trovare qualche sufficienza:

1 alla sconfitta odierna. Vincere questa partita era fondamentale, ma l’approccio non è stato dei migliori. Tutti in bambola, con un’ora abbondante di partita regalata agli avversari. “Non siamo scesi in campo” ha detto Lopez a fine gara: analisi perfetta del tecnico uruguayano visto che il Cagliari nell’assalto finale non è riuscito neanche a calciare in porta, senza impensierire minimamente Bardi. Solo lanci lunghi a cercare le sponde dei saltatori, senza alcun risultato. A volte basta semplicemente tirare.

2 allo stadio indecente. Non è una novità, ma va ribadito. Il Cagliari ha giocato una partita importantissima per la salvezza, dov’era fondamentale il supporto del pubblico. Dopo mesi e mesi, con i Distinti belli che pronti, la capienza resta ridotta.

3 all’arbitro. Tutto si può dire tranne che quella di oggi fosse una partita facile, ma dopo l’espulsione del Capitano (pesantissima in vista dei prossimi impegni), De Marco non è riuscito a tenere in mano la partita. Falli controversi fischiati da una parte e dell’altra, contatti in area rigore di rigore quanto mai dubbi e infine le due espulsioni livornesi dettate dal nervosismo in campo.

4 ad Avramov. Il portiere serbo inizia a mostrare qualche insicurezza di troppo, in primis sull’incredibile gol da centrocampo di Emerson, su cui forse qualcosa in più avrebbe potuto fare. Nel secondo tempo non basta la scaramanzia nel rimettersi la fortunata calzamaglia, tanto che causa prima il rigore livornese atterrando Paulinho, poi non gli basta il tocco sul penalty battuto dallo stesso brasiliano. Giornata sfortunata.

5 ai cambi. Giunti forse troppo tardi, non hanno dato la scossa giusta. Lascia parecchi dubbi il cambio tra Sau e Adryan, mentre la squadra è sotto di due reti, mentre Ibarbo è ancora fuori forma dopo l’intervento, mentre Pinilla poteva essere lanciato prima nella mischia.

6 come le squadre coinvolte nella lotta salvezza. Dal Sassuolo, ultima della classe, al Chievo di Agazzi, passando per Catania e Livorno, fino al Bologna orfano di Diamanti. Sestultimo è il Cagliari, con appena 5 punti di vantaggio sulla terzultima.

7 al gol di Nenè. Il brasiliano segna un bellissimo gol, a giro di sinistro sul secondo palo, ma purtroppo è inutile e serve solo a riaccendere le speranze dei tifosi.

8 al gol di Emerson. Qualcuno lo ribattezzò il sardobrasiliano, visti in trascorsi in Sardegna. Il difensore del Livorno mette dentro un gol di rara bellezza (con la complicità di Avramov che resta a guardare) nella “sua terra” come dichiarato da lui stesso a fine gara.

9 al clima. Assistere ad una partita in pieno febbraio a maniche corte sotto un sole cocente? In Sardegna si può. Il tempo è una delle poche cose positive di oggi.

10 allo striscione per Valery. “Vinci per Valery” ha cantato la Curva Nord per la prima gara, ricordando il tifoso rossoblù scomparso 10 anni fa. Ma così non è stato e il Cagliari non ha strappato neanche un punto per la zona salvezza: ora la situazione si complica.

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