2013

Il Pagellone di Cn24 – Daniele Conti

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Il Cagliari ha la fortuna e l’onore di poter annoverare nella sua rosa una delle poche bandiere presenti nel panorama calcistico nazionale. Una bandiera che tra latro gioca molto bene a calcio.

In poche parole Daniele Conti è il Cagliari.

Detto questo, sperando di non incappare nel delitto di lesa maestà, ecco riassunta e valutata in breve, la stagione appena conclusa del capitano.

Il Cagliari ancora oggi dipende molto da Daniele Conti, forse troppo. La prima parte della stagione ne è la riprova.
Quando infatti sono venuti a mancare l’ordine e la luce a metà campo, nel caos tattico della gestione Ficcadenti, il Cagliari era completamente smarrito. Di pari passo con la ripresa del capitano la squadra ha poi ricominciato a macinare gioco e prestazioni con il conseguente arrivo dei risultati positivi.

Il lavoro di schermo davanti alla difesa ma ancor di più quello di impostazione sono stati ancora una volta il copione recitato settimanalmente dal capitano. Rispetto a qualche anno fa sono sicuramente diminuiti i lanci lunghi e millimetrici a cambiare gioco e lato del campo (figlio questo anche di un diverso credo tattico) e magari qualche inusuale imprecisione sotto questo punto di vista si è potuta notare.

L’annoso problema dei troppi cartellini è ormai affare soprattutto di commentatori ripetitivi e di arbitri spesso schiavi di una fama, negli anni passati sicuramente meritata, di cui ora come ora Conti è vittima.
Molti dei cartellini in questa stagione sono sembrati esagerati o quantomeno non in linea con gli arbitraggi nell’arco dei novanta minuti. Visto comunque il ruolo e la predisposizione al sacrifico ed al recupero, anche disperato, un numero anche elevato di ammonizioni sembra comunque del tutto plausibile e non un limite.

Come ogni anno gol belli e pesanti, uno su tutti quello contro il Torino a tempo scaduto, hanno condito le ottime prestazioni del capitano assieme all’ormai consueto e sentito bacio della maglia che provoca anche qualche lacrima di gioia.

In un centrocampo di primissimo livello Daniele Conti è l’uomo indispensabile di questa squadra. Allenatore in campo, giocatore di spessore e uomo spogliatoio.

Aspettative: mantenere questi livelli potrebbe essere la chiave per trainare il Cagliari verso qualche traguardo più prestigioso.

Voto: 8. Meritato anche solo per quanto si renda indispensabile nell’economia della squadra

Futuro
: Per assurdo il futuro è legato alla necessità di trovare un giocatore che possa tra qualche anno prendere degnamente il posto del capitano, ad onore del vero, in un centrocampo comunque di primissimo ordine.
Per quanto riguarda più strettamente il futuro di Daniele Conti l’idea è quella che già da ora, con ancora anni di carriera davanti, gli si prospetti per mentalità, capacità, visione di gioco ed intelligenza tattica un futuro più che roseo come allenatore.

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