2014

Il “Pagellone” di Inter-Cagliari: da 1 a 10 la gara di San Siro

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Lopez conquista un punto importantissimo a Milanocontro l’Inter, per restare a galla sia in classifica che in panchina. Il Cagliari è passata in vantaggio, ma dopo essersi fatto raggiungere ad inizio ripresa, ha tenuto testa ai nerazzurri, uscendo da San Siro con un importantissimo pareggio. Andiamo a rivedere da 1 a 10 il match con il nostro solito Pagellone:

1 come il punto conquistato oggi. Il pareggio oggi era il risultato minimo da centrare e Lopez non ha fallito nell’impresa.  La classifica continua a sorridere.

2 all’assenza di Conti. Cossu ha fatto quel che ha potuto, ma l’assenza di uno come Il Capitano si è sentita eccome in mezzo al campo. Mancano le geometrie, manca chi imposta l’azione, chi batte le punizioni e chi spezza il gioco avversario. Domenica con l’Udinese sarà ancora più dura, vista l’assenza di Ekdal , diffidato e ammonito oggi, mentre Conti dovrà scontare la seconda giornata di squalifica.

3 al gol subito. Con maggior attenzione si sarebbe potuto evitare, visto com’è nata l’azione della rete nerazzurra. Rossettini perde prima palla di fronte all’area, poi si fa anticipare da Rolando che beffa l’incolpevole Avramov.

4 all’attacco del Cagliari. Il quarto peggior attacco del campionato, nonostante davanti si possa contare su giocatori di livello. Se non fosse stato per il rigore, oggi sarebbe stata dura metterla dentro.

5 ai cambi. Da rivedere anche oggi le decisioni di Lopez, che ha optato per dei cambi nettamente difensivi, lasciando in panchina uno come Marco Sau che a San Siro si sente a casa (3 gol il bottino personale di reti alla Scala del calcio). Le scelte, comunque, alla fine hanno premiato.

6 alla sofferenza nel finale. È normale soffrire fino alla fine in certe partite, ma non è normale che il Cagliari anziché far salire la squadra, spazzi lungo il più lontano possibile senza uscire dalla propria metà campo. Catenaccio.

7 al ritrovato Ibarbo. Pronti via e il colombiano fa impazzire la difesa, Juan Jesus su tutti. Cala visibilmente nel secondo tempo, ma il numero 23 sta ritrovando la condizione migliore per trascinare il Cagliari ad una meritata salvezza.

8 al rigore di Pinilla. La finestra rotta al Bentegodi dagli 11 metri è solo un lontano ricordo, il cileno non sbaglia neanche contro la sua Inter, spiazzando Handanovic, il pararigori per eccellenza. Sale a 5 il suo bottino personale, diventando con Sau il capocannoniere della squadra. Il suo gol è importante anche per le statistiche: era dalla trasferta con l’Hellas che il Cagliari non segnava in trasferta!

9 a Super Vlada Avramov. Il portiere in calzamaglia si esalta e compie un autentico miracolo su Palacio, con una parata che vale il punto conquistato. Il gol preso da centrocampo è un lontano ricordo, ma la sensazione è che il Principe serbo potesse fare qualcosa in più anche sul gol di Rolando.

10 al pareggio conquistato. San Siro non è un campo semplice, ma il Cagliari aveva assoluto bisogno di fare punti e risultato. Ottimo l’atteggiamento iniziale, attento dietro e propositivo in contropiede, meno nel finale dove la squadra, schierata in modo decisamente più difensivo, ha difeso a denti stretti questo punto importantissimo. Per la vittoria, che manca dai tempi di Delyrio Valdes, c’è ancora tempo.

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