2013

Il “Pagellone” di Lazio-Cagliari: 1 alla negromanzia rossoblù

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All’Olimpico non è andata come si sperava. Il Cagliari di Lopez fa la partita, ma in due minuti si vede crollare tutto addosso. Decide l’esperienza di Klose, che segna e si procura il rigore, mentre i rossoblù peccano ancora d’ingenuità, sprecando il bel gioco fatto fino a quel momento. Analizziamo il match, terminato 2-0, da 1 a 10 con il solito Pagellone di CagliariNews24:

1 alla solita brutta abitudine nel risvegliare i morti. Lazio in crisi? Ci pensa il Cagliari subendo gol da uno, fin lì, dato per (quasi) finito. Klose invece entra, segna e rinasce. Necromanti.

2 come i minuti in cui il Cagliari ha rovinato la partita. Una gara giocata fin lì benissimo, ma in due minuti fa harakiri e la partita finisce così: due gol e tutti a casa.

3 alla difesa. Ancora una volta si va sotto, come in ogni partita (Samp esclusa) di questo campionato. E questa volta non c’è stata neanche la solita reazione.

4 al ritorno di Francesco Pisano. Nel campo dove, ad inizio anno solare, aveva segnato il suo primo gol in carriera, fa la frittata. Si vede che gli manca ancora il ritmo partita e l’ingenuità sul tocco di mano costa la partita al Cagliari.

5 a Matias Cabrera. L’uruguaiano alla seconda prova da titolare consecutiva, non convince, neanche nel suo ruolo dietro le punte. L’ingresso di Cossu è tardivo per cambiare volto al match.

6 a Marco Sau, ancora lontano parente di quello della scorsa stagione, offre comunque ottimi spunti. Da velocità ai contropiedi, regala un’ottima palla-gol a Cabrera e cerca spesso il dribbling e il tiro. Aspettiamo solo che si tolga la maschera e torni finalmente a segnare.

7 alla prova di Murru. Il terzino classe ’94, nonostante la sfortunata deviazione sul cross dell’1-0, gioca una grande partita in fase difensiva, di personalità. La gioventù cresce bene.

8 ad Ibarbo. Ha provato nel primo tempo a trovare il gol e solo grazie a Novaretti la Lazio non va sotto. Il colombiano è in costante fase di crescita, ma può e deve ancora migliorare.

9 a Daniele Conti, l’ultimo a mollare, fino alla fine: su punizione e sul colpo di testa in pieno recupero. Capitano vero.

10 al primo tempo del Cagliari. La squadra e il gioco c’è, fa la partita per quasi tutti i 45’. Ora però il gioco non basta più, serve continuità, servono risultati.

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