Il tecnico del Flamengo: «E’ un errore perdere talenti come Caio Rangel»

Mentre Caio Rangel raggiunge il ritiro del Cagliari e si aspettano le formalità di rito per ufficializzarne l’acquisto da parte del club rossoblù, in Brasile fa discutere la partenza di talenti ancora giovanissimi verso l’Europa.
La situazione particolare del ragazzo ha permesso al Flamengo di incassare una cifra ritenuta irrisoria in patria (la stampa brasiliana parla di circa 1,2 milioni di euro) in considerazione delle potenzialità di uno dei giovani più interessanti del vivaio rubronegro.

Caio Rangel si sarebbe liberato dal vincolo contrattuale nel prossimo febbraio, circostanza che gli avrebbe permesso di accordarsi con un nuovo club già fra un mese. Per scongiurare l’eventualità, la dirigenza del Flamengo ha cercato il rinnovo contrattuale ma si è dovuta fermare davanti alle richieste d’ingaggio del giovane. A quel punto il Cagliari ha potuto giocare le sue carte ed acquisire la totalità del cartellino, che fino a questo momento era di proprietà del club brasiliano per il 75%, mentre il restante 25 era appannaggio dello stesso giocatore.

Sulla vendita di Caio Rangel si è pronunciato anche l’allenatore del Flamengo. Il tecnico Ney Franco, sottolineando il fatto che ancora non aveva avuto modo di studiare le formazioni giovanili del suo club, si è rammaricato per la cessione e ne ha attribuito le colpe al sistema calcio brasiliano.
Queste le sue parole riportate da espbr.com: «La partenza di Caio Rangel è significativa del calcio brasiliano. Lo conosco perché faceva parte dell’Under 15 quando lavoravo con le nazionali giovanili. Ho chiesto alcune informazioni sul giocatore, ma contemporaneamente ci sono state trattativa e cessione. I nostri talenti vanno via a 17, 18 anni. I club brasiliani devono cominciare a lavorare su questo. Sappiamo che le squadre europee seguono le nostre nazionali giovanili, e se un giocatore vi è passato loro conoscono già tutto sul ragazzo. Caio è un altro di questi casi».