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Immobile nel post partita: «L’importante era vincere, abbiamo giocato meglio in 11 contro 11»

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Ciro Immobile, attaccante della Lazio, ha parlato nel post partita del match contro il Cagliari. Le sue parole

Ciro Immobile, attaccante e capitano della Lazio, ha parlato nel post partita del match contro il Cagliari. Le sue parole rilasciate ai microfoni di Dazn:

VITTORIE SPORCHE – «Bisogna vincere anche partite così. Non è stata la nostra migliore prestazione ma era importante vincere e portare punti a casa. Dopo premiazione, è arrivata la vittoria, la squadra lo voleva e lo meritava. I calci al pallone con i figli a fine partita? “Sono tre dei quattro, oggi faceva freddo. Non sempre possono venire specialmente quando giochiamo di sera e il giorno dopo hanno scuola. Volevano venire a tutti i costi oggi anche per la premiazione. Sono i miei primi tifosi»

PROVEDEL – «Cosa ho detto alla squadra? Gli ho detto che non mi era piaciuto il riscaldamento. Si vedeva che eravamo un po’ contratti. La Champions ci ha dato fiducia, ma in campionato potevamo esserci i fantasmi. Volevamo i tre punti e recuperare posizioni in classifica. Capisco i tifosi, non è stata la nostra miglior gara. Paradossalmente stavamo giocando meglio in undici contro undici. Sapevamo che loro potevamo buttare palle dentro alla fine e che noi potevamo soffrire le fatiche della Champions. Grande parata di Ivan che però è stata anche l’unica della partita»

NAZIONALE – «Euro 2024? È un bel girone. Sono squadre toste da affrontare. Non sono riuscito a parlare nemmeno con Hysaj che aveva la febbre oggi. Sarà bello affrontarlo. Abbiamo anche una bella colonia spagnola qui, vedremo come arriveremo a fine campionato per sfidarci. Lazio e Nazionale? Sono obiettivi che mi danno la giusta pressione, quella positiva che fa alzare l’asticella. Ho voglia di fare bene con la Lazio e con la Nazionale. Devo stare tranquillo e arriverà tutto. Corsa Champions? Dobbiamo ritrovare la condizione, i risultati e la continuità. Poi torneremo a guardare la classifica. Ho consigliato ai miei compagni di guardarla poco. Dobbiamo risalire la china per i tanti errori che abbiamo fatto».

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