2014
Incubo Sant’Elia
Brutto. Bruttissimo. Si erano usati tanti aggettivi fino ad ora per definire il calcio sorprendente del boemo, ma ieri è stata davvero la partita più brutta del Cagliari targato Zeman.
Un doppio appuntamento, quello con Fiorentina e Chievo, che aveva acceso la speranza di vedere finalmente la prima vittoria tra mura amiche e che ora getta uno spettro di paura sul Sant’Elia.
Finisce ancora una volta con una sconfitta la partita casalinga dei rossoblù, sono stati sufficienti appena 9 minuti per risolvere i problemi dell’attacco meno prolifico della serie A e per mettere ulteriormente in luce quelli della difesa peggiore.
Benedetti lì dietro sembra uno che si è trovato di passaggio e per sbaglio su un campo da calcio, e che sempre per sbaglio incontra Pisano in una delle sue partite peggiori in un campionato giocato finora decisamente sottotono.
Cossu nervoso e poco incisivo in quel ruolo, viene addirittura graziato dall’arbitro su un fallo che poteva valergli il rosso, Ibarbo il solito giocoliere a secco di goal.
Finisce pure la pazienza dei tifosi, che dopo aver aspettato e sostenuto la squadra incessantemente per altri 90 minuti, a fine gara mostrano tutto il proprio disappunto. Il Cagliari ieri ha perso, senza mai reagire, senza mai provare a raddrizzare la partita, senza mai essere sceso in campo. Sono bastati 9 minuti per ammutolire il pubblico accorso numeroso a sostenere la squadra, persino la curva Sud che ieri ospitava tanti bambini e giovanissimi in festa, è rimasta pietrificata di fronte ad uno spettacolo così brutto.
Non per voler difendere Zeman a tutti i costi, ma viene da chiedersi se davvero gli hanno messo tra le mani una squadra degna del suo gioco, ma sopratutto corazzata per la serie A. Troppi giovani inesperti che passeggiano in campo, troppa la fretta con cui ci si è liberati di attaccanti e difensori d’esperienza che oggi avrebbero fatto la differenza. Il progetto di crescita della nuova società sta iniziando ad assumere un aspetto di esperimento pericoloso, il tempo trascorre inesorabile e ora la gente guardando al classifica, inizia a non divertirsi più così tanto.
La Zeman teoria ci insegna che si possono prendere tanti goal, basta farne sempre uno più degli altri, ma se oltre alla difesa anche l’attacco non gira, che senso ha tutto questo? Domenica il Cagliari è atteso da una trasferta rovente a Parma, che rappresenta oggi quasi un’ultima spiaggia. Non sono ammessi ulteriori errori, gli scontri diretti sono quelli da vincere con il coltello fra i denti.