Editoriale
Inter Liverpool, il filo Reds che unisce l’immaturità nerazzurra
Inter Liverpool ha costretto il popolo nerazzurro a un brusco risveglio in Champions League: al ritorno ci vorrà un miracolo sportivo
La fredda serata di Inter Liverpool rischia di aver segnato definitivamente la Champions League di Dzeko e compagni. Il sogno di mettere in dubbio un pronostico chiuso o giù di lì svanito nel giro di una decina di minuti scarsi. Il doppio flash siglato da Firmino e Salah ha riportato bruscamente alla realtà di una superiorità chiara e indiscutibile.
Da più voci si udirà di una compagine nerazzurra uscita a testa alta dalla sfida impossibile del Meazza. E in buona parte è vero, perché per settanta minuti e oltre la partita è stata in equilibrio, anzi, erano stati proprio i campioni d’Italia ad avvicinarsi maggiormente al gol e meritare qualcosina di più.
Ma i difetti del recente passato si sono riannodati in un filo rosso che unisce le sconfitte con il Real Madrid a quella nel derby con il Milan e infine a quest’ultima al cospetto dei Reds. L’incapacità nel concretizzare e nel tradurre la buona prestazione in risultato. E non è nemmeno probabilmente un caso se questa Inter continua a faticare negli scontri diretti contro squadre di livello pari o superiore.
Il resto lo hanno fatto immaturità e inesperienza, imprecisione e quel pizzico di sfortuna che grida vendetta sulla clamorosa traversa colta da Calhanoglu, senza dubbio tra i migliori insieme a Perisic. Oltre alle imprecisioni in fase difensiva, ormai una costante nelle ultime settimane. Da Bastoni, bruciato sul tempo da Firmino, alla scarsa reattività di Handanovic per finire con l’imbarazzo collettivo che ha favorito il bis della stella egiziana del Liverpool.
Insomma, il divario del nostro calcio da quello inglese resta ampio. E non c’erano effettivamente troppi dubbi a riguardo. Nemmeno un improbabile miracolo sportivo ad Anfield potrebbe cambiare l’evidenza dei fatti.