2013
Is Arenas, ecco le prossime tappe
Come anticipato ieri la Commissione Provinciale di vigilanza terrà una nuova riunione il 10 giugno. Nel corso della stessa, la commissione valuterà l’idoneità dei nuovi progetti che il Cagliari ha recentemente presentato per adeguare definitivamente lo stadio di Is Arenas alle normative vigenti.
Se la valutazione della commissione sarà positiva, e quindi verranno considerati conformi i progetti, la palla passerà al Cagliari che dovrà compiere materialmente i lavori per portare l’impianto a corrispondere a quanto contenuto nelle documentazioni. Nello specifico si tratta di adeguare l’ormai famosa via Olimipa alle esigenze del prefiltraggio, nonché di realizzare degli spazi riservati agli spettatori diversamente abili in alcuni settori dello stadio.
Fatto ciò, il Cagliari si rivolgerà al comune di Quartu per ottenere finalmente l’agibilità. Questa sarà definitiva, ottenuta l’agibilità lo stadio di Is Arenas diventerà a tutti gli effetti utilizzabile.
La società rossoblù dovrà comunicare alla Lega lo stadio da utilizzare per il campionato entro il 20 giugno. Se tutta la trafila sopra esposta sarà conclusa entro quella data il Cagliari potrà indicare Is Arenas da subito.
Se invece l’iter sarà ancora in corso al 20 di giugno il Cagliari dovrà indicare un diverso stadio, che abbia già l’agibilità.
Comunque in quest’ultimo caso (probabile vista la tempistica ridotta) la società potrà, almeno stando a quanto ritenuto dal Cagliari, in un secondo momento cambiare lo stadio ed indicare cioè Is Arenas nel momento in cui questo avrà ottenuto l’agibilità.
Ciò che la Lega non permetterà più è l’indicazione di uno stadio privo di agibilità, e quindi sottoposto di settimana in settimana alla spada di Damocle della concessione di una deroga.
Va sottolineato che, se si dovrà indicare un altro stadio, sarà comunque possibile che l’agibilità di Is Arenas arrivi prima dell’inizio del campionato: questo consentirebbe di cambiare l’impianto indicato e giocare a Quartu già dalla prima di campionato.
Un punto importante della vicenda sarà verificare in cosa consista esattamente il “giro di vite” annunciato a più riprese dalla Lega circa l’indicazione dello stadio: se si tratti cioè di evitare semplicemente i casi dubbi in cui l’utilizzabilità era vincolata alle deroghe settimanali, o se invece si stabilisca l’impossibilità assoluta di variare l’indicazione dello stadio una volta depositata (le conseguenze in quest’ultimo caso potrebbero essere pesanti).