2013
Is Arenas, passi avanti ma restano da risolvere alcuni nodi
Quella di Is Arenas è una storia infinita, i tifosi speravano che dalla riunione di ieri in Commissione Provinciale di Vigilanza arrivassero novità decisive ma hanno dovuto incassare un nuovo rinvio.
Come detto alla chiusura dell’incontro saranno necessari ulteriori passaggi per proseguire la strada verso l’apertura dell’impianto quartese, e l’edizione online de L’Unione Sarda puntualizza in cosa consistano i punti ancora in sospeso.
La Prefettura fa sapere che ”Allo scopo di tentare la possibile definizione del procedimento di conformita’ in tempi brevi, la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha assegnato alla Cagliari Calcio un termine di 10 giorni per integrare o modificare quanto presentato ed oggetto di rilievi nella seduta di ieri, chiedendo, inoltre, al Comune di comunicare, entro lo stesso termine, i chiarimenti di sua competenza”
Nel dettaglio si tratta di adempimenti che riguardano da un lato la società di viale la Playa, dall’altro il comune di Quartu.
Il Cagliari ha presentato nuove documentazioni che in parte ricalcano quanto emerso in precedenza nell’iter ed in parte innovano: quest’ultimo caso riguarda ad esempio il prefiltraggio e le vie di esodo, per i quali le soluzioni proposte dal Cagliari sono differenti rispetto a quelle ipotizzate in precedenza.
La Commissione ha indicato un termine di dieci giorni entro il quale il Cagliari dovrà modificare o integrare le documentazioni presentate al fine di risolvere tutti i problemi.
In sospeso restano anche alcuni aspetti che riguardano le opere realizzate o realizzande colpite dall’ordinanza di rimozione: anche su questo aspetto si dovrà lavorare ancora, stavolta sarà l’amministrazione quartese a dover offrire precisazioni affinché si possa cercare di adeguare le opere alle normative vigenti. Anche qui il termine è di dieci giorni.
Minori problemi sembra presentare la questione dei settori riservati agli spettatori diversamente abili, si dovrà sentire nuovemente il Coni per precisazioni circa un suo parere favorevole.
Infine, novità importanti riguardano i temi dei chioschi e degli ormai famosi cancelli a scomparsa per il deflusso degli spettatori verso il terreno di gioco; le documentazioni presentate dalla società hanno infatti permesso di superare le difficoltà emerse dal verbale del 25 febbraio.
Appuntamento quindi fra dieci giorni, quando un nuovo incontro sarà necessario per verificare l’adeguato svolgimento di queste nuove incombenze e, in caso tutto vada per il meglio, si potrà dare inizio ai lavori di adeguamento.
A quel punto mancherà una ventina di giorni prima del fatidico 30 giugno, i margini ci sono ma tutto deve filare liscio perché si riesca a chiudere la pratica in tempo.