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Jeda: «Il Cagliari attacca in blocco e difende in blocco. Luvumbo è il calciatore che ha…»

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Jedaias Capucho Neves, ex giocatore del Cagliari, ha parlato in vista del match di domani contro il Lecce di Giampaolo: le sue parole

Jedaias Capucho Neves, ex giocatore del Cagliari, ha espresso le proprie considerazioni in vista dell’importante scontro salvezza contro il Lecce, rilasciando delle parole al Giornale del Mezzogiorno. Le sue parole riguardo diversi temi:

LECCE– «In questa fase della stagione è presto per iniziare a fare dei calcoli. Penso quindi che Cagliari e Lecce si sfideranno con convinzione nel vicendevole tentativo di superarsi e conquistare il bottino pieno, l’unica posta che permetterebbe ad una delle due contendenti di compiere un balzo in avanti di rilievo. È innegabile, però, che per i salentini, che sono avanti in graduatoria, sarebbe da considerare in termini positivi anche un eventuale pareggio. Il medesimo discorso non vale per i sardi, che in questo momento sono terz’ultimi e pertanto fanno parte della zona rossa».

SIMILITUDINI– «Tra i due team ci sono delle similitudini perché attuano una manovra lineare, sono bene organizzati ed hanno una buona compattezza tra i reparti – prosegue Jeda, che una volta uscito dal giro del grande calcio si è stabilito in Brianza – Il Cagliari lavora dall’inizio del torneo sui concetti di Nicola. Attacca in blocco e difende in blocco. Luvumbo è il calciatore che ha i numeri per sparigliare le carte degli ultimi trenta metri perché è abile a puntare e saltare l’uomo. In questo momento, Viola è l’elemento-chiave per doti tecniche ed intelligenza tattica. Il Lecce, con Giampaolo è in netta crescita. Gotti è un bravo allenatore e sa farsi apprezzare, ma nel periodo della sua gestione, nella stagione in corso, i salentini stavano smarrendo la propria identità e si stavano impantanando. Con il nuovo trainer, invece, subiscono meno reti e ne realizzano di più. Inoltre, sono migliorati anche sul piano del possesso-palla, del fraseggio. Tra i giallorossi, a “spaccare” il match potrebbe essere Krstovic, che è abilissimo a crearsi da solo delle opportunità gol. Ad Empoli ha messo dentro due “centri” da bomber vero e la doppietta rifilata ai toscani gli avrà dato anche grande entusiasmo».

CONFRONTO– «Entrambe le squadre si identificano nel territorio che rappresentano. Hanno senso di appartenenza. Le due tifoserie sono molto passionali, fiere delle proprie radici. Il Cagliari ha dietro l’intera isola. Il Lecce tutto il popolo salentino. Del periodo vissuto con la casacca rossoblù l’esperienza più bella è legata all’annata 2007/2008, nella quale abbiamo raggiunto una fantastica salvezza, mandando in estati la Sardegna. In giallorosso, tutto ruota, purtroppo, intorno a quel derby con il Bari che prima ci ha regalato la gioia della permanenza e poi tanti guai. Una pagina che, a mio parere, è ancora piena di ombre e di aspetti mai chiariti del tutto».

LOTTA SALVEZZA– «Nella seconda metà della classifica, tutte le formazioni sono a rischio. La bagarre è destinata a durare sino alle ultime battute del campionato, tenendo sulla corda tantissimi supporter perché pochi team potranno tirarsi fuori dalla zona minata in anticipo. Come dimostrato dal successo centrato lunedì ai danni della Fiorentina, ci crede in pieno anche il Monza, che è il complesso più attardato. Il medesimo discorso vale per il Venezia, che vanta una lunghezza in più rispetto ai brianzoli. Tra le altre compagini i distacchi sono minimi e sono destinati ad aumentare oppure a diminuire a seconda del calendario. Insomma, si preannuncia un girone di ritorno avvincente, in quanto c’è incertezza in tutte le zone della graduatoria, da quella che assegna lo scudetto ed i posti nelle coppe europee a quella per evitare il declassamento tra i cadetti».

VARIABILE– «Per altre due settimane sarà aperto il mercato. La maggior parte delle società metterà a segno dei colpi per tentare di rinforzare il proprio organico. A gennaio non è mai semplice riuscirci perché la campagna acquisti-cessioni di “riparazione” è particolare. Ma qualcosa, comunque, potrebbe mutare nella caratura delle rose. Soprattutto per quei sodalizi che hanno risorse ingenti da investire. Penso al Como che, dopo avere speso tanto in estate, si sta ripetendo ora. I lariani hanno una lunghezza in meno di Lecce ed Empoli ma, sulla carta, dispongono delle qualità per risalire verso posizioni di gran lunga più tranquille di quella attuale».

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