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I pagelloni del Cagliari 2017/18: Joao Pedro

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Partenza a razzo, la solita altalena di prestazioni e la squalifica di quattro giornate che si somma alla pesante sospensione di due mesi: la stagione di Joao Pedro

Due gol ed un assist nelle prime quattro giornate avevano fatto presagire un campionato di spicco per Joao Pedro, pronto a confermarsi dopo la buona passata stagione. Dopo aver punito il milanista Donnarumma, sette giorni dopo Joao Pedro era risultato ancora decisivo: suo l’assist vincente per Sau contro il Crotone. Nella settimana successiva un nuovo centro, contro la SPAL. Il gol di Ferrara è, probabilmente, il migliore della stagione del Cagliari: dribbling a rientrare e interno destro dalla distanza che si insacca sotto l’incrocio lontano. Insomma, un buon inizio di stagione per il numero 10 brasiliano, che ha però rischiato di perdere il posto in favore del 3-5-2 disegnato dal subentrante Lopez. Nonostante la perdita del trequartista nel modulo, Lopez ha non ha voluto rinunciare al fantasista e l’ha riportato nella sua posizione originaria, quella di seconda punta. Memore dell’esperienza accumulata nei primi anni di carriera, il brasiliano è risultato una spina nel fianco per le difese avversarie: la sua capacità di agire anche da prima punta ha spesso mandato fuori giri i suoi dirimpettai ed il suo senso del gol ha portato altri due sigilli.

Quelli contro Udinese e Bologna hanno portato il suo score a 5 reti, rimasto invariato fino al termine del campionato. Prima l’espulsione di quattro giornate per il pestone gratuito rifilato a Chiesa, poi la sospensione cautelare per la positività agli esami antidoping hanno frenato – per non dire bloccato – la sua stagione. Una stagione fortemente segnata dallo stop imposto dalla NADO (l’organizzazione che segue i controlli antidoping): due mesi in cui il numero 10 isolano non ha potuto dare una mano ad una squadra che si era ritrovata inaspettatamente di fronte allo spettro della retrocessione.

L’ultima apparizione a Firenze, nello spazio temporale tra la scadenza della sospensione e la sentenza del Tribunale Antidoping, ha reso un Joao Pedro voglioso di giocare e ispirato. L’altra faccia della medaglia è la sconsolatezza mostrata dal brasiliano al triplice fischio, quando il resto della squadra esultava sotto il settore ospiti. Adesso Joao Pedro è atteso da sei mesi di squalifica, tornerà a disposizione a metà settembre e tenterà di riprendere un discorso interrotto poco lo scorso marzo. Una stagione tormentata, ma anche prima degli episodi sfavorevoli il numero 10 è risultato parecchio discontinuo, alternando periodi di evanescenza ad altri in cui risultava imprescindibile. Il caso legato al doping ed il conseguente stop, inevitabilmente, pesano sul suo giudizio complessivo.

VOTO: 5,5

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