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Gol e mentalità: il Cagliari vola anche grazie a Joao Pedro – VIDEO

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Il Cagliari continua a stupire e si affida a gol e leadership di Joao Pedro. Il brasiliano, alla sesta stagione in rossoblu, continua il suo percorso di crescita

Cinque gol in dieci giornate di campionato, più la realizzazione nella sfida di Coppa Italia contro il Chievo. E ci sarebbe anche il gran gol contro il Parma, annullato per un fallo dubbio ad inizio azione. Nella classifica marcatori affianca Cristiano Ronaldo, Dzeko e Belotti. Per Joao Pedro è l’anno zero, come per il Cagliari. Mantenere i piedi per terra è il diktat in casa Cagliari, ma dopo la partita contro il Bologna ed un rapido sguardo alla classifica il diez di Maran non riesce proprio a nascondere l’entusiasmo: «L’anno del  Centenario è importante per club e città, lavoriamo tanto perchè sappiamo che il lavoro paga. C’è qualità ma anche la testa giusta», ha detto ai nostri microfoni. Quella stessa testa che nelle passate stagioni era forse mancata al brasiliano, tra incostanza sul campo, uscite a vuoto e colpi di testa, nel senso negativo dell’espressione. La stessa testa che, da qualche tempo, indica dopo un gol: E’ tutto qua”. Il cambiamento del brasiliano parte dalla mentalità.

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La squalifica per doping l’ha fatto crescere come calciatore ma soprattutto come uomo, come ha spesso dichiarato. Dopo il lungo stop imposto dalla federazione si è visto un altro Joao Pedro. La maturazione ha subìto una netta accelerazione nella passata stagione e prosegue in questa. Il brasiliano, giunto al sesto anno in rossoblu, è uno dei leader silenziosi del gruppo. «Le bandiere sono altre, ContiAgostiniCossu…E’ giusto che ogni tanto io dica qualcosa», ha detto qualche tempo fa. E non è un caso che nelle interviste dei rossoblu e del numero dieci le parole ricorrenti siano lavoro, applicazione, testa e mentalità. Qualcosa nello spogliatoio è cambiato. Le circostanze speciali su cui è nato il Cagliari 2019/20 ha fatto scattare la molla: la stagione del Centenario (e dei 50 anni dallo scudetto…), l’arrivo di elementi come Nandez e Nainggolan e la maturazione di chi già era in rosa. In primis Joao Pedro.

Dato come possibile partente d’estate, il brasiliano di Ipatinga ha risposto con lavoro, applicazione, testa e mentalità. Con un unico obiettivo: mettersi al servizio della squadra e tentare di colmare il vuoto lasciato dall’assenza di Pavoletti. E, per ora, se si parla di media realizzativa è difficile rimproverare qualcosa a JP10. Nel frattempo lui preferisce non porsi obiettivi personali, la squadra viene prima. «L’obiettivo è aiutare la squadra, sono molto contento di ciò che sto facendo e di far parte di questo gruppo. Diamo la vita l’uno per l’altro. Segnare è bello, ma lo è ancor di più vivere questi momenti». Parole pesanti, che sono il riflesso della realtà che Joao Pedro e compagni vivono sul campo. Perchè, al netto di quell’evanescenza che di tanto in tanto ancora oggi si ripresenta, il cambiamento nell’atteggiamento dell’attaccante è netto. Ed è anche grazie al suo lavoro ed alle sue reti che il Cagliari vive momenti come questo. Tanto piacevoli da valere più dei gol.

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