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Joao Pedro: «Domenica vinceremo. Non vedo l’ora che sia settembre» – FOTO
Le parole di Joao Pedro dopo la sospensione cautelare e la squalifica di sei mesi: «Ciò che è successo non cambia la mia dedizione e la mia passione per arrivare a raggiungere i miei sogni»
Sono stati mesi difficili per Joao Pedro, sospeso cautelarmente per 60 giorni dopo le positività riscontrate ai controlli antidoping in occasione della gare contro Sassuolo e Chievo dello scorso febbraio. Scaduta la sospensione, il numero 10 del Cagliari era tornato a disposizione (ed in campo) al Franchi contro la Fiorentina. Mercoledì l’udienza e la sentenza del Tribunale Nazionale Antidoping, che ha riconosciuto le attenuanti presentate dalla difesa e deciso di squalificare il classe ’92 per sei mesi (due dei quali già scontati). Joao Pedro, dunque, non ci sarà nell’ultima decisiva gara contro l’Atalanta alla Sardegna Arena e nemmeno nelle prime giornate del prossimo campionato ma, come sottolineato da Giulini, il suo futuro in rossoblù non in discussione.
JOAO PEDRO – Il fantasista di Ipatinga ha voluto sfogare lo stress accumulato nell’ultimo periodo buio pubblicamente, sul suo profilo Instagram, anche per dare delle spiegazioni circa la sua positività ai controlli antidoping: «In questi mesi ho preferito rimanere in silenzio aspettando il momento giusto per parlare, credo che sia arrivato. Sono stati giorni difficili, nella mia vita nessuno mi ha mai regalato niente e tutto quello che ho conquistato è stato per ciò che ho fatto in campo. Non sarò il miglior giocatore del mondo ma ho sempre dato il meglio e sono sempre stato onesto e leale. Mi sono sempre comportato da professionista dentro e fuori dal campo cercando di migliorare sempre di più: per questo mi sono affidato a uno dei migliori medici di nutrizione sportiva in Brasile, che mi ha prescritto degli integratori leciti, preparati da una rinomata farmacia brasiliana. Mai avrei pensato che sarei potuto entrare in questo incubo! Sono stato responsabile e non mi pento delle scelte prese affidandomi a persone altamente qualificato. Certo, si può sempre fare meglio, ma non avrei in nessun modo potuto sapere ed evitare la contaminazione involontaria. Tutto quello che è successo non cambia ciò che sono, la mia dedizione e la mia passione per arrivare a raggiungere i miei sogni. Mi dispiace non aver potuto dare il mio contributo nel finale di stagione. Non vedo l’ora che sia settembre!».