PALLONE D’ORO – «Beh se dovesse accadere sarebbe fantastico, ma siamo sul campo delle ipotesi. Se sarà, penserò a tutto quello che di buono ti può dare un premio prestigioso come questo. Ora voglio stare con la testa sul pezzo: giocare e cercare di vincere, con il Chelsea e con l’Italia».
PREMIER LEAGUE – «Penso di aver imparato molto e di essere migliorato su piani diversi: nella fase difensiva, in termini di intensità, nei recuperi. La Premier League esige il massimo, soprattutto a livello fisico. Bisogna capire che è fondamentale adattarsi al copione della Premier. Se non lo accetti, devi andartene. Non hai scelta. Mi sono adeguato, ho raccolto la sfida, ho imparato molto e alla fine credo di essere oggi un giocatore migliore».
SPORT ITALIANO – «Sono davvero felice e orgoglioso di questo momento magico che sta vivendo l’Italia. Da atleta, mi fa piacere vedere una crescita generale in molte discipline. Lo sport fa sognare e i bambini hanno bisogno di fantasticare, soprattutto dopo i mesi terribili vissuti con la pandemia. Sognare significa poter credere in qualcosa di bello e positivo».
JUVENTUS – «Partiamo dalla Juventus: grande squadra, grande club, grande storia. Per me sarà una serata speciale: è la prima volta dal giorno del mio trasferimento al Chelsea che affronto da avversario una squadra italiana. La Juventus è forte, è in ripresa in Serie A, va affrontata con il massimo rispetto e con concentrazione totale. Ritrovare Chiello, Bonucci, Locatelli e Chiesa sarà un’emozione in più. Abbiamo vissuto insieme un’avventura straordinaria che ha segnato le nostre carriere e le nostre vite».