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Juve e Atalanta, tutto in una lettera: facile con Dusan, difficile senza Duvan

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Juve e Atalanta agli antipodi in Coppa Italia e prossime alla sfida di campionato: la differenza sta nel centravanti

Juve e Atalanta non sono solo le squadre del giovedì di Coppa Italia, ma saranno anche le grandi protagoniste della domenica sera. Nel duello aritmetico e psicologico per il quarto posto che (per ora) le vede uniche combattenti, non c’è dubbio che il bianconero goda di salute abbondantemente più confortante.

Merito indiscutibile di Dusan Vlahovic che, dopo aver ammaliato l’Allianz Stadium nel suo esordio, ha di nuovo esaltato i suoi tifosi con la rete del successo sul Sassuolo in un quarto di finale complicato anziché no. Fortunato nella conclusione il serbo, ma altrettanto devastante nell’azione di potenza con la quale al novantesimo ha inchiodato la difesa di Dionisi.

Un vero e proprio golden-goal per chiarire una volta di più quanto un centravanti del suo calibro possa fare la differenza e abbia rivitalizzato una squadra spenta e sbiadita per lunghi mesi.

L’esatto contrario di quel che sta capitando all’Atalanta di Gasperini. Da Dusan a Duvan, il destino si compie modificando una lettera e magari l’accento. Dopo il consulto con il luminare finlandese, il colombiano dovrà decidere se operarsi o meno ma prima di ritrovarlo sul prato verde ne passerà parecchio di tempo.

E la Dea senza il suo totem Zapata sembra essersi smarrita: dopo aver balbettato nelle ultime settimane di Serie A, anche l’obiettivo Coppa Italia è svanito, complice una Fiorentina brillante e organizzata come al solito in maniera sapiente da Vincenzo Italiano.

Insomma, per Muriel e soci la sensazione di una stagione che rischia di essere la peggiore fra le ultime. Ecco perché la sfida di domenica al Gewiss potrebbe diventare uno spartiacque tra rinascita e declino, tra l’avere Dusan e il non avere Duvan.

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