2013
Karalis Arena, avviato esproprio terreni. Piscedda: «Daremo battaglia»
Attraverso una comunicazione ufficiale inviata dalla Sogaer al Comune di Elmas con l’elenco dei terreni interessati, l’Enac ha avviato la procedura di esproprio delle aree private per l’allargamento dei confini dell’aeroporto di Cagliari. Tra le aree coinvolte anche quelle di Santa Caterina, dove sarebbe dovuta sorgere la Karalis Arena, il nuovo stadio del Cagliari.
Immediata la reazione del sindaco Valter Piscedda, che, come riportato dall’Unione Sarda, ha dichiarato a tal proposito: «Si tratta di un nuovo tassello aggiunto dalla Sogaer e dall’Enac al progetto di realizzare il proprio piano di sviluppo aeroportuale, in totale spregio alla volontà dell’amministrazione e della popolazione. Siamo favorevoli allo sviluppo dell’aeroporto, ma contrari a che questo avvenga in direzione del centro abitato di Elmas. Ci sono validissime alternative possibili che non sono state nemmeno prese in considerazione. Alla Sogaer-Enac è stata recentemente assegnata l’area dell’ex aeroporto Militare, che occupa il nostro territorio per circa 200 ettari, ai quali si aggiungono i circa 63 ettari dell’attuale Aeroporto Civile. È incomprensibile come tutto questo non sia ancora sufficiente e si voglia ora procedere all’esproprio di ulteriori aree vicino al centro abitato. Abbiamo impugnato davanti al Tar Lazio anche singoli provvedimenti di Enac che abbiamo ritenuto illegittimi e che hanno impedito finora la conclusione della pratica della Karalis Arena sui terreni. Abbiamo assistito alle dichiarazioni provocatorie ed offensive del presidente dell’Enac quando è stato ospite della Sogaer. Abbiamo assistito finora al silenzio assordante di tutte le istituzioni e forze politiche regionali. Noi non staremo fermi e non staremo zitti. Continueremo la nostra battaglia anche da soli, nei tribunali ma anche nelle piazze. Diventeremo la Tav della Sardegna. Voglio impedire che il territorio di Elmas venga ulteriormente depredato in spregio alle volontà dell’amministrazione Comunale e della popolazione. Impegneremo il Consiglio Comunale, il Governo nazionale e la stessa Regione Sardegna. Non faremo sconti a nessuno, né ad amici e né ai partiti di provenienza».