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L’ex rossoblù Agostini: «Cagliari, sabato serviranno orgoglio e concentrazione»
Sette stagioni e mezzo con la maglia rossoblù sul petto, Alessandro Agostini continua a seguire le vicende del Cagliari da vicino. Toscano di nascita ma con la Sardegna stampata sulla pelle, l’ex maratoneta della fascia sinistra ha recentemente ottenuto il patentino Uefa B come allenatore proprio sull’isola e guarda da tifoso alle vicende della squadra di Rastelli.
Intervenuto oggi nel corso della trasmissione “Il Cagliari in diretta” su Radiolina, Agostini ha detto la sua anche sulla partita che attende sabato i rossoblù. L’impegno è di quelli importanti, perché il match col Livorno può essere il passo decisivo verso la gloria: «Serve la giusta concentrazione, e quella te la dà il lavoro in settimana. Poi quando scendi in campo devi sfoderare orgoglio e determinazione, sono le chiavi per ottenere qualcosa di positivo. Questo Cagliari è un’ottima squadra per la cadetteria e qualche giocatore può far bene anche in Serie A, ma si tratta di due categorie diverse e serviranno rinforzi per affrontare la nuova sfida. Poi ci sono sempre le sorprese, io stesso proprio col Cagliari salii nella massima serie che prima avevo conosciuto ben poco, e da allora trovai la mia collocazione in A. Al Sant’Elia sono tornato da spettatore, provo sempre grandi emozioni e ripenso a quella volta in cui sono tornato con la maglia del Verona: fu naturale per me andare sotto la curva nonostante i rossoblù avessero perso, e vedere tutti in piedi che mi salutavano è stata un’emozione che mi ha segnato profondamente. Era il tassello che mancava alla mia carriera, dopo essere andato via non per mia volontà. Ovunque giochi, un calciatore lo fa per lavoro; per me qua era diverso, sentivo qualcosa di unico».
C’è stato spazio anche per qualche considerazione sul nuovo orizzonte che si apre per l’ex terzino con la fresca qualifica di allenatore: «Il corso è stata un’esperienza molto positiva, allenare è una cosa decisamente diversa rispetto a giocare. Dalla panchina devi insegnare e ragionare, oltre a saper gestire un gruppo. Penso serva esperienza per affinarsi in questa professione, tanti aspetti da calciatore non li puoi percepire appieno. Fra i mister che ho avuto ricordo con molto piacere Allegri, persona intelligentissima e molto preparata».