2013

La dura legge del goal…

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Eccoci qua, a commentare un’altra sconfitta.
Fare un’analisi dopo partite così brutte è sempre un po’ difficile.

C’è da rimettere insieme i pezzi di un puzzle, c’è da capire cosa e chi non ha funzionato, c’è da chiederesi perché la squadra non abbia girato nel modo giusto.

Vediamo: il Cagliari è l’unica squadra che fino ad ora ha giocato in trasferta 7 partite su 7, componente tristemente importante ma non fondamentale!
Quello che fino alla domenica precedente descrivevamo come un punto di forza per tirar fuori l’orgoglio di questa squadra, non puo’ tramutarsi dopo appena una settimana nel suo punto più debole, soprattutto ora che la fine di quest’incubo è cosi vicina.

E allora giù a cercare di capire se le assenze di Conti e Ekdal abbiano inciso così pesantemente, se Pinilla inesistente o Ibarbo inconcludente possano essere le uniche vittime sacrificali di questo Cagliari che non ha girato come doveva ma soprattutto come poteva….
Perché diciamocelo, a parte Inter, Milan e Fiorentina, abbiamo incontrato avversarie abbordabili e di tutte queste ultime – Livorno, Samp, Atalanta, Udinese – ritengo il Cagliari un gradino sopra tecnicamente e organizzativamente parlando.

E allora, si ripropone ancora, e in modo insistente, quella domanda antipatica e ricorrente: cosa non funziona?
In alcune partite è quasi come se la squadra intera spegnesse il pulsante ON ed entrasse in modalità automatica, della serie: “siamo bravi ma oggi non ne abbiamo voglia!”

Ci vuole una certa fibra per mantersi nella parte sinistra della classifica, perché si sa, lì nella parte destra non si naviga in acque tranquille, lì c’è da temere ogni domenica di essere raggiunti, superati e per finire, annientati dagli arbitri.

E allora sù la testa Cagliari!

Una rondine non fa primavera, così come una sconfitta non deve generare inutili tragedie.

Lopez la sa lunga, molto più della sua esperienza come allenatore e rilascia interviste nelle quali dice che siamo inconcludenti e che nel calcio bisogna segnare e vincere!

Nulla di piu’ vero!
Che non siano, dunque, messaggi subliminali da far recapitare al Presidente affinché a gennaio compri un attaccante di sostanza?

Ecco, forse manca prorio questo al Cagliari, il potersi affidare ad uno che, comunque vada, la butta dentro, perché in fondo, nel calcio, la regola che conta davvero è sempre stata che chi segna vince e non sarà un caso che qualcuno, in materia di partite, ci abbia addirittura insegnato a cantare cosi:

E’ la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però ,se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono… 
Loro stanno chiusi ma alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi…

 

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