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La lettera di Tommasi: «Ripresa? Con epidemia invertite le priorità»
Tommasi scrive una lettera: «Ripresa del campionato? L’epidemia deve farci invertire le priorità. Sono stato accusato di terrorismo»
Il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, tramite le pagine del Corriere dello Sport ha pubblicato una lettera parlando della situazione attuale e di tutte le difficoltà che il Coronavirus sta portando. Il pensiero dell’ex calciatore:
«Era la sera del 7 marzo quando ho alzato l’asticella delle “rivendicazioni” chiedendo, a tutti quelli che potevano decidere, di sospendere il calcio giocato. Ho preso in due giorni schiaffi da tutte le parti e sì, hai ragione, siamo stati inconcludenti. Ha fatto di più il Coronavirus che le nostre tante parole, parole, parole. Qualche dirigente sportivo mi ha accusato di fare del terrorismo. L’idea che mi sono fatto è che le considerazioni attuali su tagli a stipendi o meno, chiusura anticipata o meno, giocare d’estate o meno, siano, ad oggi, per l’80% con priorità all’emergenza economica e per il 20% all’emergenza sanitaria. Il mio cruccio è: ma le percentuali di cui sopra saranno mai invertite? Credo che l’epidemia in corso ci stia dicendo proprio questo, invertite le priorità. Ripresa? Inutile ribadire per l’ennesima volta che tutti noi vogliamo giocare, come tutti noi vogliamo andare al mare e tutti noi vogliamo riaprire le scuole. Ma quale sarà il giusto livello di sicurezza? Quando sarà il tempo in cui non avremo rischi per la salute?»