2014
La pareggite rossoblù
Il Cagliari viaggia sull’onda del pareggio: quello di sabato con il Catania è stato l’undicesimo della stagione. Infatti su 29 punti conquistati, ben 11 sono arrivati dai pareggi ottenuti in campionato. La pareggite è una sindrome che Lopez condivide con Bologna, Parma e Inter: le altre tre squadre che finora hanno fatto più X in stagione. I rossoblù si trovano nel limbo, una sconfitta li ributterebbe nel polverone della lotta salvezza, una vittoria garantirebbe di tornare a galla. La via del pareggio rimane invece un’incognita, che continua a non convincere i tifosi: poche certezze e tanti dubbi, oltre alle vicende extracalcistiche, anche in campo e in classifica. Se andiamo ad analizzare i pareggi, però, i punti conquistati sono arrivati soprattutto contro le grandi del campionato: Fiorentina, Inter (sia a Trieste che a San Siro), Roma e Napoli. Mentre contro altre squadre sarebbe potuto arrivare il punteggio pieno: dall’ultima gara con il Catania fino all’incredibile pareggio triestino contro la Sampdoria, deciso dalle papere di Agazzi, passando per Livorno, Sassuolo e Chievo, dove solo un impreciso Pinilla ha impedito di ottenere i 3 punti, invece lo 0-0 di Parma è forse l’unico che non ha lasciato con l’amaro in bocca.
Sono tanti i fattori responsabili di questo ruolino di marcia che farebbe arrossire perfino Pierpaolo Bisoli: la scarsa capacità di creare occasioni da rete, non a caso i rossoblù hanno il quinto peggior attacco della A, nonché i tanti errori difensivi commessi in particolar modo sulle palle inattive. L’incapacità di mantenere il vantaggio si è notata anche nell’anticipo di sabato, così come la difficoltà di andare in gol. Pinilla e Sau sono i capocannonieri di questa squadra, appena 5 gol a testa, mentre Ibarbo e Nenè sono fermi a 3: tutt’altro che numeri da grande squadra, nonostante sulla carta il reparto offensivo rossoblù è di tutto rispetto.
La stagione anonima del Cagliari fin qui è destinata a restare tale, senza infamia e senza lode, una via di mezzo tra la sconfitta e la vittoria, appunto. Ma se saranno i pareggi a salvare Lopez, ben vengano tante X sulla schedina, dal momento che restare nella massima serie ormai è l’unica cose che conta.