2014

La SAUdade dei giorni migliori: ricucire il rapporto con Lopez o sarà addio

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“Ciao, ma com’è che Sau non gioca più? E’ successo qualcosa con Lopez?”

Nella giornata di domenica, in cui il Cagliari tornava alla vittoria tra le mure amiche sgretolando nello scontro diretto per la salvezza la malcapitata Udinese di Guidolin, un giovane tifoso rossoblù mi rivolgeva questa domanda a cui non era semplice dare una risposta lucida e completa in pochi minuti.

140 caratteri non sono sufficienti per descrivere il difficile inizio di 2014 in cui è incappato il centravanti tonarese Marco Sau perché i motivi di tale momento negativo sono molteplici e vanno affrontati con cautela seguendo un filo logico e cercando di mettere in risalto le problematiche del “caso Sau” che fino ad oggi è stato mascherato dal tecnico Diego Lopez con un secco “Marco non sta attraversando il suo momento migliore”.

Partiamo dai dati statistici: Sau è l’attaccante del Cagliari maggiormente utilizzato dal 1′ dal tecnico uruguayano durante il corso della stagione ma è anche l’unico che non ha mai subito infortuni tali da costringerlo a dare forfait nella partita della domenica. Le scelte di Lopez dunque, potrebbero esser state influenzate da una mancanza di alternative perché durante l’arco della stagione tutti gli altri attaccanti a disposizione del tecnico, da Pinilla ad Ibarbo, hanno manifestato acciacchi fisici che ne hanno condizionato il rendimento e il numero delle presenze stagionali .

A testimonianza di tutto ciò vi è il fatto che nonostante le tante presenze da titolare, il centravanti sardo è stato anche il più sostituito dal tecnico uruguayano che solitamente non gli concede un minutaggio superiore ai 70′ minuti di gioco. Le troppe sostituzioni probabilmente hanno inciso negativamente sul morale del calciatore rossoblù che, conscio del fatto che nei 5 gol realizzati fino ad ora è andato a segno per ben 3 volte negli ultimi 10’/15′ minuti di partita regalando al Cagliari 4 punti preziosi nelle partite contro Sassuolo e Genoa, in questo 2014 ha iniziato a mostrare una certa insofferenza per le sostituzioni nella gare contro Milan, Juventus, Fiorentina.

Andando ad analizzare le varie prestazioni di Sau in questi primi due mesi del nuovo anno sono solo 3 (Chievo, Atalanta e Livorno) le partite in cui il 26enne attaccante sardo non è stato capace di offrire un rendimento sufficiente e consono alle aspettative che i tifosi rossoblù ripongono intorno al suo talento. Viene dunque da chiedersi quali sono le altre partite che hanno convinto Lopez a dichiarare, in più di un’occasione nelle ultime due settimane, di non vederlo sufficientemente in forma per concedergli almeno qualche minuto nelle gare contro Inter e Udinese.

La realtà dei fatti potrebbe per questo essere differente: il gesto di stizza compiuto da Sau contro il Livorno, che ha manifestato platealmente tutto il malcontento al momento dell’ennesima sostituzione (arrivata al 63′ con i toscani in vantaggio per 2 a 0) potrebbe aver sancito la rottura definitiva del legame tra l’attaccante sardo e il tecnico rossoblù tant’è che alcune voci parlano di un Lopez propenso a puntare sulla coppia Ibarbo e Pinilla fino alla fine della stagione, con Nenè prima scelta in caso di assenza di uno dei due attaccanti. 

Tuttavia questa situazione potrebbe non fare piacere al Presidente rossoblù Massimo Cellino, che su Sau ha sempre puntato fortemente non cedendo il suo cartellino neanche nei momenti più difficili agli inizi della sua carriera da calciatore. Non è dunque da escludere un intervento in prima persona del Presidente per cercare da fare da paciere tra due parti che al momento sembrano rispettivamente offese dai reciproci atteggiamenti.

Marco Sau è da sempre noto a tutti per la pacatezza e l’umiltà con cui si presenta a compagni, allenatori e tifosi e per le poche parole spese di fronte a quelle telecamere da cui ha sempre cercato di tener lontano anche la sua vita privata. Nella stagione passata il bomber rossoblù ha trascinato a suon di gol (12) la squadra della sua terra, di quella terra di cui è da sempre follemente innamorato, verso una salvezza tranquilla e ha conquistato la maglia della Nazionale portando la sua carriera verso un trampolino di lancio che sembrava definitivo.

La stagione corrente invece ha contribuito ad un inatteso passo indietro che ha inciso negativamente sul suo morale e che, se non si trovasse il modo di ricucire lo strappo venutosi a creare con Lopez, potrebbe addirittura essere l’ultima con addosso quella maglia rossoblù di cui è sempre andato fiero.

Il Cagliari ha bisogno di Sau, e Sau desidera solamente far sognare ancora la sua gente, perciò un incontro chiarificatore e una bella stretta di mano con Diego Lopez potrebbero essere la giusta soluzione per una squadra che da domenica viaggia nuovamente spedita verso l’obiettivo salvezza. 

  

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