2014

Larrivey suona la carica: «Cagliari, lo stadio per giocatori importanti»

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Esplode la gioia nel Rayo Vallecano per la conquista della salvezza, che sembrava irraggiungibile a gennaio e a festeggiare è anche l’ex attaccante del Cagliari, Joaquin Larrivey: «Questo non è un miracolo. E’ frutto del lavoro, del talento, ma soprattutto è questione di convinzione. Ritengo di essere l’esempio di tutta la squadra. Sono partito piano, a rilento. All’inizio c’era un gruppo di lavoro tutto nuovo, e non ci conoscevamo bene. Mancava la quadratura, i meccanismi. Io non mi sono abituato benissimo allo stile di gioco, non conoscevano i miei movimenti. Poi… Quello che abbiamo fatto è stato difficilissimo. Credo che i tifosi del Rayo considerino tantissimo quanto un calciatore s’impegna sul campo. Quanto lotta, e suda per la maglia. Ho sempre dato il 100% come tutta la squadra», ha dichiarato il calciatore argentino ai microfoni di “GianlucaDiMarzio.com”.

Ma Larrivey è tornato a parlare dell’Italia ed in particolare del club sardo:  «In Italia, che problemi i primi mesi! L’adattamento non è stato facile, ero più giovane, certo. Ma non capivo quasi nulla. La Spagna è di per se molto attraente, Madrid però mi piace particolarmente. Assomiglia tantissimo alla mia Buenos Aires, solo con le qualità. Senza difetti. Perché qui la realtà è diversa, c’è più benessere che in Argentina. Cagliari? Li ho tanti amici. Loro salvezza? Per fortuna, sono molto contento di questo. Mi fa piacere anche per Diego Lopez, ci ha messo del suo. Spero che riescano a completare lo stadio nuovo per il prossimo anno così possono acquistare giocatori importanti… Sono molto informato? Sento società e compagni tutte le settimane almeno una volta, parlo spesso con molti vecchi compagni».

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