Editoriale
Lazio-Inter, non una partita come le altre per Sarri e Inzaghi
Il sabato della Serie A propone nel carrello della spesa un Lazio-Inter dalle mille emozioni, soprattutto per Sarri e Inzaghi
Questa Lazio-Inter ha tutta l’aria di valere ben più dei semplici tre punti in classifica. E non solo perché i nerazzurri vogliono mantenere il ritmo di Napoli e Milan oppure perché i biancocelesti non possono permettersi ulteriori passi falsi
Anzitutto si tratta di una sfida non esattamente come tutte le altre. Sarà che da quel famigerato 5 maggio in poi nulla è stato più come prima. Un pomeriggio indimenticabile per il calcio italiano, nel quale tra i protagonisti dello storico ribaltone ci fu proprio lo stesso Simone Inzaghi.
Il tecnico ora alla guida dei campioni d’Italia in carica per la prima volta si siederà sulla panchina “sbagliata” dell’Olimpico. E chissà quante emozioni nell’annusare di nuovo l’erba amata per oltre vent’anni da padrone di casa. E chissà come lo accoglierà il pubblico laziale dopo il “tradimento” estivo, seppur nel trasferimento al club storicamente più affine.
Ma non sarà una partita come tutte le altre nemmeno per Maurizio Sarri che, al netto del trionfo nel derby, sin qui ha raccolto ben poche soddisfazioni in questo suo ritorno in Serie A. Il vate toscano sembra anche faticare a ritrovarsi e ritrovare se stesso in un calcio che forse non riconosce più.
Non a caso nella conferenza pre Lazio-Inter il suo sfogo ha sorpreso gli addetti ai lavori: «Difficile valutare la squadra quando ti alleni in dodici o tredici e gli altri sono con le Nazionali. Forse è un calcio che non mi appartiene più. Non siamo più di fronte a uno sport ma a uno show, dove si cerca di spremere soldi agli appassionati».
Ma il vero show, che i tifosi si attendono, dovrà essere quello del prato verde. Il gioco offensivo e brillante di Maurizio (e Simone) l’antidoto per i cattivi pensieri, formula magica per una partita che no, non potrà mai essere come tutte le altre.