2015
Festa: «Il Parma non ci regalerà nulla, dovremo dare il massimo per conquistare i tre punti»
Consueta conferenza stampa pre-gara per Gianluca Festa, che domani, dopo le trasferte di Firenze e Verona, farà il debutto da allenatore del Cagliari davanti al pubblico del Sant’Elia. Ad attendere i rossoblù ci sarà il Parma dell’ex Donadoni.
Il tecnico monserratino non si aspetta regali dagli emiliani già retrocessi in Serie B: «Al di là di crederci o meno, dobbiamo sempre avere la mentalità di dare il massimo. Non è che si giochi meglio o peggio se ci si crede: oltre al risultato dobbiamo pensare a noi, a dare tutto. Andiamo a fare una partita importante contro un’avversaria libera mentalmente, che non ci regalerà nulla. Dobbiamo essere liberi mentalmente anche noi, altrimenti non ci esprimiamo al meglio. Non cambia nulla dopo gli ultimi risultati, quelle che mancano sono sempre partite da giocare al massimo. A Verona forse abbiamo pagato lo stress mentale della vittoria di Firenze».
LA SCONFITTA DI VERONA- Contro il Chievo sarebbe potuta andare diversamente: «Comunque i gialloblù non hanno avuto tante occasioni, hanno segnato su una serie di errori nostri. Poi un’azione fermata nonostante fosse regolare, ma non voglio cercare alibi, e due espulsioni ci hanno tagliato le gambe. Il nervosismo derivava dalla posta in palio, si erano create troppe aspettative e non va bene. Il Cagliari delle ultime due gare sembra due squadre diverse, ma è solo una che vive momenti diversi».
PARMA AVVERSARIO MOTIVATO- «Ci siamo preparati bene, così come avevamo fatto prima del Chievo. Le energie fisiche si recuperano in fretta, quelle mentali meno. Mi aspetto un Parma motivato, hanno battuto Juve, Palermo e altre squadre iportanti. Chiedo ai ragazzi di creare un’atmosfera nella quale siamo noi quelli agguerriti che danno il 200%, in modo da scoraggiare l’avversario. Dobbiamo far leva sulla nostra forte motivazione, che deve esserci a prescindere da tutto. Il Cagliari ha valori importanti, spero che si vedano già da lunedì».
MODULO E FORMAZIONE- «A Firenze ho giocato con Mpoku trequartista, libero di inserirsi. A Verona non siamo riusciti a giocare a metà campo. Non trovavamo ampiezza, senza che loro abbiano fatto chissà cosa per limitarci: ci è mancato il movimento degli interni di centrocampo. Il Parma potrebbe usare il 3-5-2, noi abbiamo provato diverse soluzioni. Sono concentrato sul Cagliari, vogliamo fare la nostra partita. Poi è chiaro, si cerca anche di sfruttare le debolezze dell’avversario. Conti e Cossu? Li vedo tranquilli e partecipi, danno una mano a tutti i ragazzi. Per un allenatore è importante avere uomini esperti come loro. Murru? Ha grandi prospettive. Quest’anno non ha giocato tanto nonostante in nazionale sia titolare. Il nostro gioco poco ampio non lo ha aiutato, ma lui ha grandi prospettive e darà grandi soddisfazioni. Husbauer non è convocato perché è stato via cinque giorni e non ha potuto fare la preparazione con noi. Conti ha interrotto l’allenamento per un piccolo risentimento muscolare, mentre Pisano ieri ha preso una botta al polpaccio. Preferiamo non rischiare, i due non sono convocati».
FONDAMENTALE IL CALORE DEL PUBBLICO- «Spero che il Sant’Elia accolga bene la squadra, non penso a me. Il pubblico è stato sempre vicino, ora sta a noi offrire una prestazione all’altezza. In passato ho vissuto salvezze miracolose e ricordo che tutta la Sardegna ci stava vicino: è importante, si crea un clima positivo. Poi ci sono anche i momenti difficili, anche con la tifoseria. Sono cose dettate dalla vicinanza alla squadra».
TUTTI DEVONO DARE IL MASSIMO- «Guarderò la partita dell’Atalanta, ma noi dobbiamo andare in campo a prescindere tranquilli. Giochiamo in casa dopo due partite fuori, per me è un sogno esordire qui come allenatore del Cagliari. Conoscete la mia storia, da bambino fino alla UEFA: mi auguro che sia una giornata bellissima. Ognuno si deve sentire contento di quello che fa. Non voglio che l’annata finisca con dei rimpianti, bisogna dare il 100%. Nei mesi scorsi la squadra ha fatto tantissimo lavoro atletico e ora sta bene. In queste ultime settimane si fa lavoro di scarico per trovare brillantezza e per favorire lo spirito di gruppo con partitelle e uso del pallone. Domani nella rifinitura valuterò le scelte di formazione, sono certo che ci sarà motivazione al di là dei nomi. Non voglio giudicare il valore di questa rosa, voglio solo che dia il massimo da qui alla fine».
Dichiarazioni riportate dai nostri inviati Sergio Cadeddu e Massimiliano Piras