2015
Perugia-Cagliari, Rastelli: «Voglio vedere il vero Cagliari da trasferta»
Neanche il tempo di godersi la vittoria contro il Trapani. Il Cagliari tornerà in campo domani sul campo del Perugia, nuovamente in trasferta dopo le sconfitte di Pescara e Novara. Massimo Rastelli è pronto a dare una svolta anche al rendimento fuori casa. Il tecnico rossoblù ha presentato il match nella sala stampa di Asseminello alla vigilia del match.
Ecco le sue parole: «Giocare partite così ravvicinate ti nega la possibilità di lavorare sul piano tecnico-tattico, la priorità è il recupero psico-fisico. Sappiamo cosa fare a prescindere dall’avversario, poi certamente quando hai una settimana a disposizione è diverso. Stiamo monitorando quelli che sono scesi in campo sabato, la fatica ancora si sente ma ci sono altre 36 ore per decidere chi giocherà. Il Perugia è un po’ indietro in classifica per l’organico che ha a disposizione Bisoli, ma ci sta. La squadra è nuova, l’allenatore pure e le pressioni a Perugia si sentono. Il Perugia comunque ha fatto buone prestazioni finora, a volte i risultati non hanno sorriso agli umbri. Bisoli è tosto e preparato, sa caricare bene le sue squadre: sarà una trasferta insidiosa. Dai miei voglio un approccio diverso rispetto a Pescara e Novara. Dobbiamo giocare in casa e fuori con la stessa convinzione. Massimo rispetto per gli avversari, convinzione nei propri mezzi e la stessa fame che ci metteranno loro. Mi auguro che da domani si cominci a vedere il vero Cagliari da trasferta. Ho 21 giocatori a disposizione per domani, non ci sarà bisogno di integrare con i ragazzi della Primavera. Nella squadra di Canzi ci sono ragazzi interessanti, alcuni li tengo d’occhio e spesso si allenano con noi. Se dovessi cambiare domani non andrei oltre un giocatore per reparto, ma mi riservo di valutare domani. La gara di Perugia è difficile, servono scelte oculate. Il fatto di rigiocare poi lunedì invece che sabato mi aiuta nelle scelte, posso gestirmi meglio. Murru? Ha giocato una buona gara sabato, spero per lui che sia un punto di partenza. Deve essere una prestazione standard sulla quale lavorare e migliorare. Al ragazzo serve continuità, deve migliorare come tutti ma questo si può fare solo giocando e qualche volta anche sbagliando».
Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato ad Assemini Sergio Cadeddu