Prima conferenza stampa da presidente del Cagliari per Tommaso Giulini, che questa mattina ha presentato presso la sala conferenze del T-Hotel i suoi progetti per il club rossoblù. Insieme all’imprenditore milanese anche Daniele Conti, storico capitano del Cagliari, e Francesco Marroccu, di nuovo in Sardegna dopo la parentesi di un anno ai portoghesi del Beira Mar. Durante la conferenza stampa hanno raggiunto il nuovo patron del Cagliari anche Mariano Delogu, ex presidente della società di Viale La Playa ed ex sindaco del capoluogo sardo, Gianfranco Matteoli, responsabile del settore giovanile, e Stefano Matalucci.
Tommaso Giulini: «La mia prima conferenza, perdonate un po’ l’emozione. Negli ultimi giorni è iniziata una nuova avventura entusiasmante. Spero di cuore che lo sarà per il Cagliari, per i suoi tifosi e per tutta la Sardegna. Alla Fluorsid siamo abituati a lavorare come una squada. Ho voluto dare questo segnale portando Conti e Marroccu, con lui abbiamo già lavorato da una settimana».
Francesco Marroccu: «Sono emozionato, il primo pensiero va alla vecchia gestione, chi in 23 anni è stato alla guida del Cagliari. Un saluto non solo a Massimo Cellino, ma anche a chi ha lavorato con lui in questi anni. Giulini mi ha chiamato, lui è molto più giovane di me. Cellino non avrebbe ceduto la società ad una persona qualunque. Se Cellino ha ceduto a Giulini significa che sarà un grande presidente. Il primo colpo lo ha fatto il presidente: Conti rimarrà una altro anno a Cagliari».
Daniele Conti: «Ringrazio il presidente e il direttore per le belle parole. Sono 15 anni che sono qui e sembra che sia il primo giorno. Volevo ringraziare anche Cellino, anche se ho avuto un po’ di scontri con lui . Ci siamo sempre rispettati e ci siamo sempre detti le cose in faccia. Cellino è stato il primo in credere in me in questa avventura a Cagliari. Paura di lasciare la Sardegna? No, il mio desiderio è sempre stato quello di finire qui la mia carriera e ringrazio per l’opportunità che mi è stata data. Inizia un nuovo ciclo con un presidente che vuole fare grandi cose. Non nascondo che ho 35 anni e il campo giudicherà sempre. Nella mia testa però so bene cosa fare. Zeman? Ho grandi motivazioni e grandi sensazioni. Ho un bel ricordo di lui quando ero a Roma. È un grande allenatore, lo ha sempre dimostrato e speriamo che insieme a lui e il presidente faremo grandi cose».
Di nuovo Giulini: «Contributo al nostro calcio? Ho le ideee chiare di quello che voglio fare a Cagliari. Ho la fortuna di aver iniziato la trattativa con Cellino a gennaio e sono sempre stato sicuro che sarebbe andata in porto. Ci siamo detti che avremo discusso a marzo dopo la salvezza e così abbiamo fatto. In Lega c’è un cambiamento forte con l’arrivo di nuove figure che vengono dall’estero. Dovrò capire questo processo di cambiamento e poi vedremo che contributo posso dare alla Lega. Mi ispiro alla gestione dell’Inter, in azienda si respira quel clima che io respiravo all’Inter. L’immagine dell’Inter credo sia una bella immagine nel mondo. Mi porto dietro quel modo di operare, mi porto dietro anche quello che dice Moratti, cioè che l’Inter è dei tifosi. Devo rispondere a dei proprietari che sono i tifosi che vanno entusiasmati e rispettati perché i clienti di questa azienda sono loro».
Parola ancora al nuovo presidente del Cagliari: «Come tifoso il Cagliari è sempre stata la mia seconda squadra. Ora la mia seconda squadra è l’Inter. Non voglio far vedere di essere più sardo di quello che sono».
Di nuovo Marroccu: «L’idea Zeman appartiere alla proprietà, che mi ha subito dimostrato l’interesse per lui, condiviso da me al massimo, tutto nasce una settimana fa. Progetto di crescita? Sì, perché non si smette mai di imparare. La proprietà ha dato subito questo sengnale insieme a quello di sardità. Con l’allenatore non siamo entrati ancora in dettaglio sulla squadra, dalla prossima settimana inizierà l’analisi della rosa per valutare i rinforzi».
Interviene Giulini: «Il concetto di crescita è proprio quello che abbiamo voluto dare insieme a Zeman».
Ancora Marroccu: «Ci siamo adoperati affinché tutte le trattative stessero tutte in piedi, ma dipende comunque anche dal tecnico. C’è una grande emozione, senso di responsabilità e voglia di far bene. La mia esperienza in Portogallo? Molto utile e positiva. Avevo bisogno di confrontarmi per capire come il modello Cagliari potesse essere trasportato all’estero. Mi sono messo in discussione in un altro paese e mi sono arricchito. I rinnovi di Cossu, Avramov e Nenè? Queste scelte verrano condivise con l’allenatore, con cui definiremo le strategie per il futuro. Sarà un Cagliari molto diverso, sia nella gestione della società e sia nel calcio giocato. Perché Zeman? È un tecnico rivoluzionario, di rottura, fuori dalle righe, un segnale di rinnovamento, un segnale rischioso perché è molto particolare. La società è decisa ad accompagnare le sue ideee, darà a tutti un segnale importante. Zeman e settore giovanile? Negli anni Matteoli è stato quello che ha fatto la fortuna delle nostre giovanili. Lui e Zeman lavoreranno fianco a fianco».
Giulini: «Idea Cagliari? Dal 2001 lavoro in Fluorsid, amo il calcio da quando sono piccolino e seguo le vicende calcistiche e societarie del Cagliari. Quella di prendere il Cagliari è sempre stata una mia idea. Il nostro progetto è quello di portare il Sant’Elia a una capienza di 12.500 spettatori, le istituzioni poi dovranno darci l’agibilità per questo progetto. Poi valuteremo se completare la Curva Sud, portando quindi la capienza a 16000 posti. Sosterremo il costo per passare da 12 mila a 16 mila solo se la concessione dello stadio verrà allungata e non sarà esclusivamente di un anno. Di questo abbiamo già parlato col sindaco. Questo è il progetto a breve e medio termine, per il futuro invece abbiamo visto insieme al comune l’area attorno all’attuale stadio. Non vedo motivo per il quale lo stadio non debba far parte del nuovo quartiere Sant’Elia. Lavoreremo per capire come portare un progetto valido per il nuovo stadio. Dobbiamo capire se potrà essere una struttura nuova o solamente modificata, dobbiamo ancora valutare. Similitudini con la gestione Cellino? lo vedremo tra 22 anni. Sono stati 22 anni fantastici quelli di Cellino. Mi impegnerò per fare anche meglio».
Marroccu: «Ibarbo? sta facendo bene con la Colombia. Pinilla sta giocando poco ma sta facendo comunque bene».
Ancora Giulini: «Ho chiamato il dottor Delogu a gennaio per iniziare a intavolare la trattativa. Mariano Delogu farà parte del consiglio di amministrazione. Non ha bisogno di presentazioni, è stato presidente del Cagliari, due volte sindaco e ha tanta esperienza. Negli ultimi mesi sono stato affiancato da un’altra persona che mi ha aiutato, si tratta di Stefano Matalucci. Mi ha fatto capire i margini di crescita della società. Infine chiamo vicino a me Gianfranco Matteoli, che mi ha dato molto coraggio e del quale Cellino mi ha sempre parlato benissimo. Il settore giovanile è uno dei punti chiave e verrà aumentato il budget rispetto alla gestione precedente. Cosa ho pensato quando Silvestrone ha stretto la mano a Cellino? La stessa cosa di quando ho sentito che Zeman andava al Bologna. Vorremmo aumentare la presenza di giovani in prima squadra dal settore giovanile e puntare anche sui ragazzi sardi. Non abbiamo l’idea di portare giocatori più piccoli di 16 anni. Punteremo sui ragazzi sardi e sulle scuole calcio anche dislocate da Cagliari, in maniera tale che possano cresce nell’ambiente in cui sono nati. Rossettini-Astori? la coppia pi forte di centrali difensivi. Non sono i più veloci della serie A, ma possono adattarsi al gioco di Zeman. Spero di riuscire a trattenere entrambi a Cagliari, credo che da loro due debba nascere il nuovo Cagliari di Zeman. Zeman ha firmato per un anno com ha sempre fatto, tranne l’ultima volta a Roma che ha firmato un biennale. È stato lui che ha che ha proposto questo. Il direttore mi ha spiegato che c’è un’opzione per il secondo anno. Arriverà a luglio per preparare il ritiro di Sappada. Cellino mi ha consigliato una cosa. Non è tanto la retrocessione che deve far paura, ma è la retrocessione finanziaria. L’umore dei tifosi negli ultimi mesi credo sia comprensibile visto quello che è capitato nell’ultimo periodo, specialmente quando il cagliari è andato a Trieste per giocare. Non ho mai capito chi fossero gli americani e mi spiace che i tifosi ci siano rimasti male. Qualcuno mi ha detto che all’arrivo di Silvestrone c’erano striscioni contro di me, ma questo fa parte del gioco. Dinamo Sassari? Hanno ottenuto un risultato fantastico, come ha fatto molto bene anche Aru al Giro d’Italia. Trovo che il movimento nato a Sassari attorno alla Dimano sia bellissimo e spero si possa creare anche da noi. Spero che possa nascere una collaborazione con il presidente della Dinamo Stefano Sardara».
Parola a Matalucci: «Le nostre priorità sono la valorizazione del brend, la creazione di Casa Cagliari, un luogo dove i tifosi possano vedere la partita e stare insieme, dove passare la giornata insieme alla famiglia e dare l’opportunità agli imprenditori locali di proporre il loro prodotto. È fondamentale riportane l’entusiamo dei tifosia nche ad Assemini. Verranno aperti 3 canali comunicativi. Uno dello stadio dove ci saranno aggiornamenti ogni giorno. Uno della squadra dove sarà incentrata sui rossoblù e l’ultimo del presidente. Non solo main sponsor e match sponsor, ma raccogliere esercenze e piccole medie imprese attorno al Cagliari, in maniera tale da creare un network da fondare in una piattaforma sul web».
Giulini: «La sede societaria rimarrà per i prossimi 12 mesi quella di Viale La Playa. Riva? Credo sia molto impegnato a seguire il mondiale e la nazionale, un suo coinvolgimento verrà valutato dopo il mondiale. Voglio portare le famiglie allo stadio e sarò felice di questo. Tutte le decisioni importanti verranno prese dal C.d.A».
Mariano Delogu: «Conosco Tommaso Giulini da quando è nato. Io ho sempre apprezzato molto Massimo Cellino e siamo sempre stati amici nonostante il rapporto con lui abbia avuto alti e bassi. Cellino ha sempre saputo scegliere giocatori e allenatori, ha fatto una grande scelta a cedere il Cagliari a Giulini».
Foto: CagliariNews24©
Dichiarazioni riportate in diretta dai nostri inviati Sergio Cadeddu e Massimiliano Piras