Zeman si dimette: «Voglio dare una scossa, non mi sento più utile alla squadra» - Cagliari News 24
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2015

Zeman si dimette: «Voglio dare una scossa, non mi sento più utile alla squadra»

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Zdenek Zeman ha ufficialmente concluso la sua avventura sulla panchina del Cagliari. Il boemo ha rassegnato questa mattina le dimissioni, dopo aver ottenuto appena un punto in cinque partite. L’ex tecnico rossoblù ha parlato per l’ultima volta ad Asseminello in conferenza stampa per spiegare i motivi di questa scelta: «Ho voluto fare questa conferenza per salutare, ringraziare per la collaborazione e augurare buon lavoro. Voglio ringraziare la gente sarda per come si è comportata con noi, dalla presentazione di agosto per tutto il campionato. Ho dato le dimissioni perché non mi sento utile in questo momento alla squadra. Abbiamo cominciato la stagione con buone prestazioni e tanta sfortuna. Sono tornato perché convinto che avremmo potuto fare molto bene, cosa dimostrata contro l’Empoli. Poi sono arrivate altre prestazioni non soddisfacenti; non importa più di tanto il risultato, ma proprio le difficoltà di esprimersi in campo. Io credo che questa squadra possa ancora farcela, ma non con me viste le prestazioni. Io voglio vedere la domenica quello che proviamo in settimana, e ora non è così, non ci sono dietro altri problemi. Mi dispiace aver deluso tanta gente, ho cercato di fare il mio massimo ma evidentemente non ci sono riuscito. Difficile dire se ci abbia neutralizzati il gol di Vecino, ma da lì in poi non siamo riusciti a esprimerci. Non rimprovero l’impegno. Non siamo la squadra più forte del campionato, e per competere serve la massima organizzazione di gioco. Questa è mancata. L’episodio di venerdì non ha nulla a che fare con la mia decisione. Dire che la squadra non mi segue più è inesatto, io direi che non riesce a seguirmi. Volevo fare un certo tipo di calcio con le prestazioni».

Le dimissioni non c’entrano nulla con la contestazione avvenuta alla vigilia di Cagliari-Napoli: «Oggi sono stato chiamato in questure per dire la mia su quello che è successo venerdì, ma ribadisco che nulla ha a che fare con la mia scelta di oggi. Da qualche parte devo aver sbagliato, volevo proporre un tipo di calcio che già all’inaugurazione aveva richiamato tanta gente. Con la mia scelta do la possibilità ai ragazzi di tentare di farcela per la salvezza, credo che ne abbiano le qualità».

Solo altre due volte Zeman si era dimesso, questa è la prima in Italia: «In carriera mi sono dimesso da Fenerbahçe e Stella Rossa, per problemi simili». Il boemo è convinto dei mezzi della squadra: «E’ sbagliato pensare che questa squadra sia scarsa. Non avrebbe vinto a Milano e Empoli, né messo in difficoltà tante squadre a partire del Milan. Inizialmente si giocava qualcosa di simile al mio calcio ma eravamo sfortunati. Ora invece siamo solo sfortunati. Se sono l’unico a credere nella salvezza? E’ così da tempo, e questo è uno dei problemi. Da quello che ho visto in campo e fuori, anche nei giornali, siamo retrocessi da un mese: per me non è così. M’Poku avrebbe chiesto di non giocare? Ho letto, ma non è vero. Sono qui anche per chiarire queste cose. Stavolta è una mia decisione, l’altra volta era stata della società. Mi dispiacciono entrambe, ma questa è una scelta ragionata».

Si ritorna sullo spiacevole episodio di settimana scorsa: «Anche in altre piazze ho vissuto episodi come quello di venerdì. Sono frange che allontanano le famiglie dallo stadio, io credo che bisognerebbe fare qualcosa. La maggior parte dei tifosi sono appassionati veri, che vogliono il bene della squadra. Se mi guardo indietro dico che magari qualche formazione l’ho sbagliata, ma sono errori che succedono: uno cerca di decidere per il meglio, con il senno di poi si ha sempre ragione. Ho parlato con la squadra, ho salutato i ragazzi»

Polemica con i senatori? Risponde il campo: «Avete seguito il campionato, se a qualche bandiera avete dato bassi voti in pagella vuol dire che anche loro non hanno reso come ci si aspettavaLe prestazioni dei giocatori le vedete e date pure i voti, sapete come giudicarli. Credo che sia dispiaciuto anche il presidente, soprattutto per la posizione in classifica. La mia decisione è anche una scossa per aiutare la squadra. Il Cagliari deve giocare fino alla fine, ha i mezzi per farcela. Continuerò a seguire le vicende della squadra anche da lontano».

Dichiarazioni riportate dal nostro inviato Sergio Cadeddu

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