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Livorno, Gelain pronto a rivoluzionare la squadra per la trasferta di Cagliari
Le parole del patron Aldo Spinelli all’indomani della pesante sconfitta di Salerno sono al tempo stesso un’investitura e uno scarico di responsabilità verso il tecnico Gelain. Il numero uno della società amaranto non ha usato mezze misure per stigmatizzare la prestazione dei giocatori del Livorno e ha individuato chi deve prendersi l’onere di trovare una via d’uscita: «Ho grande fiducia in Ezio Gelain. Sta a lui trovare la soluzione a tutti questi problemi. C’è da cambiare qualcosa. Sono certo che lui sa che cosa e in quale reparto. Credo che a Salerno i giocatori abbiamo mancato di rispetto a lui, ai tifosi e anche a me. Nessuno tra l’allenatore, gli sportivi e il sottoscritto meritano una figura come quella di domenica. Non esiste giocare senza impegno e senza carattere».
La parabola dei toscani è senza dubbio la più triste di questa Serie B, una stagione iniziata da primi in classifica a suon di vittorie e che si avvia verso una conclusione che potrebbe verosimilmente concretizzarsi nella retrocessione in Lega Pro. Difficile indovinare già oggi il futuro della squadra e del tecnico (l’amata coppia Protti–Lucarelli si è liberata dal Tuttocuoio e proietta la sua ombra sulla panchina labronica), di certo queste ultime giornate di campionato serviranno per cercare il miracoloso aggancio alla zona playout e al tempo stesso valutare gli elementi in rosa in ottica futura.
La tappa più vicina è la trasferta di Cagliari, dove i livornesi troveranno una formazione non certo al suo massimo di condizione (fisica e mentale) ma intenzionata a chiudere prima possibile la pratica promozione. Mission impossible per Gelain, che forse proprio per questo può decidersi ad una rivoluzione nella formazione senza eccessivi assilli. Ferma restando la difesa a tre, caposaldo del tecnico, il centrocampo potrebbe passare da quattro a cinque per cercare di imbrigliare i rossoblù. Quasi scontata la variazione nei nomi dell’undici titolare, c’è da scommettere che allenatore e patron si siano appuntati qualche elemento da tenere a riposo forzato dopo la figuraccia di Salerno.