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Lopez presenta Genoa-Cagliari: «Gara importante, non decisiva»
La conferenza stampa della vigilia: Diego Lopez presenta Genoa-Cagliari, match che arriva appena tre giorni dopo la brutta batosta subita alla Sardegna Arena ad opera del Torino
Tre giorni per smaltire i postumi di una sconfitta pesante e ritrovare un passo che permetta maggiore serenità da qui alla fine del campionato. La gara di domani in casa del Genoa è per il Cagliari occasione di rialzare la testa dopo il poker subìto sabato scorso, ma anche scontro delicatissimo in ottica salvezza. Lo sa bene il tecnico Diego Lopez, che oggi in conferenza stampa ha presentato la sfida come un appuntamento da vivere con la giusta concentrazione: «Affrontiamo un avversario molto forte, una squadra che abbina corsa e qualità. Ballardini è stato un mio allenatore, sono molto legato a lui e al suo staff, è un ottimo tecnico che sta conseguendo buoni risultati. Domani contro il Genoa e domenica a Verona non sono partite determinanti, ma molto importanti sì».
La parola d’ordine dell’allenatore uruguagio è squadra, una dimensione dimenticata nel secondo tempo di sabato scorso: «Dobbiamo sempre essere uniti ed essere squadra. L’errore più grande l’abbiamo commesso dopo aver preso il primo gol: non siamo stati capaci di controbattere all’ingresso in campo di un giocatore di qualità come Ljajic. Nel momenti in cui prendiamo un gol, la risposta deve essere diversa. La dimostrazione l’abbiamo avuta contro il Benevento: siamo rimasti in partita e abbiamo visto come è finita. C’è stato un calo mentale, non siamo stati in grado di riprenderci. Sono errori da eliminare anche in vista della partita di domani, dove dovremo offrire una grande prestazione, di personalità».
Infine Lopez ha snocciolato, come da tradizione, tre nomi sicuri per la formazione di domani e fatto le sue considerazioni sulle risorse a disposizione: «Giocheranno di sicuro Sau, Pavoletti e Barella. Rispetto a domenica ci saranno dei cambi, è giusto valorizzare anche chi finora è stato utilizzato meno, sono sicuro che potrà darmi tanto. Considero anche che ci aspettano due partite ravvicinate. Ceter e Pavoletti possono giocare insieme, sono due giocatori simili fisicamente ma la presenza di uno non esclude l’altro».