2014
Lopez, tanta confusione e poca chiarezza. Cosa cè dietro lesclusione di Murru?
Alla vigilia della gara con la Lazio, il tecnico del Cagliari, Diego Lopez, aveva chiesto ai suoi una vittoria per dare continuità ai risultati positivi conquistati nelle ultime settimane e una sterzata decisiva al cammino verso la salvezza. Invece, la brutta sconfitta rimediata contro i biancocelesti ha riportato alla luce i vecchi fantasmi già visti in diverse occasioni quest’anno al Sant’Elia e ora la strada rischia di farsi davvero in salita per la squadra rossoblù, attesa dal delicato scontro salvezza di domenica pomeriggio sul campo del Bologna.
La posizione del tecnico uruguaiano esce nuovamente indebolita da una prestazione che presenta numerosi tratti in comune con la sconfitta rimediata poco più di un mese contro il Livorno, che aveva visto Lopez a un passo dall’esonero, poi rientrato grazie alla decisiva mediazione dello spogliatoio. Ma il pieno appoggio della squadra e qualche novità di formazione nelle ultime quattro gare, dove peraltro i rossoblù hanno conquistato tre risultati utili consecutivi, non possono certo bastare per rinsaldare la panchina del tecnico. È evidente che Lopez sta attraversando un momento di grande difficoltà: tanta confusione e poca chiarezza sulle scelte legate al campo stanno trascinando la squadra in un vortice pericoloso.
La gestione di Nicola Murru è l’emblema della situazione che sta vivendo l’allenatore. L’esclusione del terzino di Selargius rischia infatti di trasformarsi in un vero e proprio caso, dato che il giovane rossoblù sembra essere finito ai margini della squadra. Confinato in tribuna per quattro partite consecutive nonostante sia diventato titolare nell’Under 21 e sia stato chiamato dal ct Prandelli per lo stage con la nazionale maggiore. «Ho preferito portare in panchina Perico, che mi dava la possibilità di giocare sia a destra che a sinistra», si è giustificato l’allenatore uruguaiano al termine del match di domenica scorsa, quando la squalifica di Avelar lasciava presagire il ritorno in campo del selargino. Murru potrebbe aver pagato la prestazione sottotono contro il Livorno, eppure in quell’occasione l’intera squadra ha fatto male e lo stesso Del Fabro, nonostante le grandi difficoltà incontrate in quella gara, ha avuto una nuova chance contro la Lazio.
D’altra parte, è anche vero che il rendimento del giocatore è calato sin da gennaio, quando Avelar sembrava in procinto di partire e lui avere il posto da titolare assicurato. Da qui le esclusioni, ma le spiegazioni del tecnico non sembrano essere sufficienti a giustificare un’assenza così prolungata e che inevitabilmente ha le sue ripercussioni sul campo. L’assenza di Murru infatti ha messo in difficoltà la squadra e lo stesso tecnico, chiamato a compiere scelte difficilmente comprensibili per sopperire alla mancanza, almeno in panchina, di un terzino sinistro di ruolo. A Catania, l’espulsione di Avelar ha costretto il tecnico a ripiegare prima su Eriksson e poi su Perico, stravolgendo la formazione e togliendo tutti gli attaccanti presenti in campo con il risultato di farsi schiacciare all’indietro e solo per fortuna i rossoblù sono riusciti a portare a casa il pareggio. Con la Lazio ancora peggio, dato che la squalifica del brasiliano avrebbe dovuto suggerire logicamente di ridare fiducia a Murru, ma il tecnico, per qualche misterioso motivo, ha preferito affidarsi a soluzioni di ficcadentiana memoria – Pisano a sinistra e Dessena adattato a destra – proprio quelle che lo stesso Lopez aveva sconfessato al momento del suo insediamento sulla panchina rossoblù.
Difficile capire quali siano le vere ragioni dell’esclusione, considerato che fu lo stesso tecnico a lanciare stabilmente in prima squadra Murru dopo averlo avuto nella sua breve esperienza alla guida della Primavera. Né si può spiegare con una decisione legata al percorso di crescita di un giocatore che, per quanto giovane, ha comunque dimostrato di essere all’altezza della situazione e di possedere ampi margini di miglioramento, soprattutto perché quattro tribune di fila sembrano una lezione francamente troppo pesante se rapportate alle necessità della squadra.
Cosa c’è dunque dietro l’esclusione di Murru é ciò che si chiedono i tifosi e in generale tutto l’ambiente rossoblù. Decisioni che arrivano dall’alto mascherate dietro insufficienti spiegazioni? Se così fosse, il tecnico si troverebbe in una posizione poco confortevole tra incudine e martello, ossia tra l’esigenza di avallare decisioni societarie e necessità di fornire una giustificazione valida alle domande dei tifosi. Certo è che vista la situazione di difficoltà, il tecnico avrebbe bisogno di preziosi consigli per ritrovare la diritta via, ma mentre la società latita, impegnata nelle fin troppo note vicende che riguardano il futuro del club, e dopo l’esonero di Pulga, è sempre più forte la sensazione che il tecnico sia stato lasciato solo anche dal ds Salerno.
Intanto la trasferta di Bologna si avvicina: senza Pisano e Conti, ma con il rientro di Avelar, staremo a vedere quali saranno le scelte del tecnico. Il rientro del brasiliano potrebbe far crescere ulteriormente il mistero intorno al caso, a meno che Lopez non decida di mettere a tacere le voci rispolverando il selargino. In ogni caso, non il modo migliore per avvicinarsi a uno dei match più importanti della stagione.