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Lorenzo Casini: «Non è vero che si agevolano solo i club ricchi…»

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Lorenzo Casini è intervenuto in un’intervista al Corriere della Sera, tra i vari argomenti i club ricchi, Gravina e tanto altro

Il capo della Lega Seriea A, Lorenzo Casini, è intervenuto in un’intervista per il Corriere della Sera, queste le sue parole:

L’EMENDAMENTO MULÉ  – «Avvierebbe finalmente un percorso di riequilibrio del sistema. Sarebbe riconosciuto un giusto ruolo al settore professionistico, con benefici per tutto il movimento di base, come la valorizzazione dei giovani e la tutela dei territori. Siamo lieti dell’attenzione che hanno scelto di dare a questo tema il governo, con il ministro Abodi, e il Parlamento, in Senato con l’indagine conoscitiva che ci ha visto in audizione, e ora alla Camera con quest’emendamento di maggioranza».

SI AGEVOLEREBBERO SOLO I “CLUB RICCHI” – «Ma no! In Federazione il settore professionistico di A e di B è sottorappresentato negli organi. Ciò ha portato spesso a decisioni non equilibrate sulla valorizzazione dei giovani, sulla tutela dei vivai o anche sul calcio femminile. È stata la serie A, per esempio, a voler riformare il campionato Primavera inserendo un obbligo di numero minimo di calciatori convocabili per la Nazionale. Un giusto equilibrio dentro gli organi federali, senza mortificare le componenti che alimentano l’intero sistema, ha sempre avuto il solo scopo di migliorare la democrazia e il funzionamento della Figc».

GRAVINA E L’ EMENDAMENTO “PROVOCAZIONE”  «È una misura per il bene del sistema federale. Servono ora interventi immediati che migliorino il funzionamento delle istituzioni sportive, come tentano già di fare sia il decreto-legge Abodi in discussione, sia l’emendamento dell’On. Mulè».

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