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Lotta salvezza, Zanetti: «Domani subito a lavoro. Dobbiamo scrivere ancora la nostra storia»
Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato al termine del match perso contro la Sampdoria: le sue dichiarazioni
Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato al termine del match perso contro la Sampdoria. Le sue dichiarazioni ai microfoni di DAZN.
SCONFITTA – «Normale che il verdetto del campo sia chiaro. Partita preparata in un certo modo e poi ci siamo suicidati regalando due gol. Non abbiamo avuto la forza di riprenderla anche a causa di un momento psicologico non facile. Cerchiamo di preparare le partite con rabbia, ma ci complichiamo la vita. Gli errori fanno parte del calcio e sono io il responsabile. La colpa è mia ma tutti dobbiamo fare qualcosa di più. Oggi i tifosi ci hanno contestato ma hanno ragione».
ATTEGGIAMENTO – «La mentalità si costruisce di giorno in giorno lavorando sugli errori. Analizzando le ultime sette partite ci sono stati solo errori individuali, questo significa che la squadra non è serena né tranquilla. Fino al sabato sembriamo spavaldi. Poi l’arbitro fischia e le gambe cominciano a tremare. Noi facciamo fatica ad andare oltre ai nostri errori. Li abbiamo ripetuti troppo spesso. Abbiamo incontrato quattro o cinque grandi squadre che ci hanno tolto autostima. Dovevamo tirare fuori le nostre qualità ma facciamo fatica. Poi se regaliamo i gol agli altri… Loro hanno fatto una buona partita, ma li abbiamo messi noi in gradi di segnare. Il secondo gol poi è nato da una stronzata del nostro giocatore».
SALVEZZA – «In questi momenti bisogna capire bene, dopo questi due mesi assurdi e scadenti, che possiamo ancora salvarci dato che abbiamo una partita in meno. Vincere è dura per tutti. Quindi noi dobbiamo prenderci gli insulti che ci meritiamo ma domani metterci sotto a lavorare perché è unica via che conosco. La sosta arriva in un momento in cui possiamo lavorare e ricompattarci. Da domani subito a lavoro perché è l’unica via che conosciamo. Dobbiamo scrivere ancora la nostra storia».