2015
M’Poku, la nuova freccia per l’arco di Zola
Ceduto Ibarbo alla Roma, in Sardegna è arrivato Paul-Josè M’Poku. Classe 1992, è prevalentemente un’ala dotata di grande duttilità. Basti pensare che il Napoli quest’estate l’ha cercato per rinforzare la mediana. Ma difficilmente Zola lo schiererà a centrocampo, più probabile invece una collocazione dietro le punte nell’ormai consueto albero di natale rossoblù. Allo Standard Liegi giocava come esterno sia nel 4-4-2 che nel 4-2-3-1, senza differenza tra destra e sinistra. In alcune occasione ha persino fatto il trequartista, sempre nel 4-2-3-1. Ha un’ottima tecnica di base e nel suo club si è incaricato spesso di battere rigori e punizioni. Un’arma in più per i calci da fermo del Cagliari.
M’Poku è un nazionale belga (ha giocato in tutte le selezioni giovanili), ma è nato in Congo il 19 aprile 1992 a Kinshasa. Arriva in Europa giovanissimo e ad appena dodici anni viene ingaggiato dallo Standard Liegi. Poi a sedici anni si sposta in Inghilterra, al Tottenham, dove gioca nella Premier Academy League. Nonostante la giovane età, si allena in pianta stabile con la prima squadra londinese, senza mai debuttare. Nel 2010/11 gioca in League One, la terza serie inglese, in prestito al Leyton Orient con cui realizza 3 gol in 27 partite. L’anno dopo torna a casa, allo Standard e riesce a consacrarsi nel calcio belga che nell’ultimo periodo sta portando alla ribalta nuovi giovani campioni. Fino a gennaio, tra campionato, Champions ed Europa League, ha messo dentro 7 gol e 6 assist in 27 gare. La speranza per il Cagliari è che M’Poku continui la buona tradizione dei belgi in rossoblù dopo Lulù Oliveira e Radja Nainggolan. È considerato un potenziale “crack” e non a caso molti club europei si erano interessati a lui nella scorsa sessione estiva, come Schalke 04 o Mainz. Ci aveva fatto un pensiero anche l’Inter, ma alla fine M’Poku vestirà rossoblù.