2013

Macalli, caduta di stile: «Mandate il questore sui monti sardi»

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Il derby-farsa tra Salernitana Nocerina ha sollevato mille polemiche e quasi tutti gli organi competenti del calcio italiano hanno commentato la vicenda. Il match era a rischio, a causa della forte rivalità tra le due squadre, così il questore di Salerno ha vietato la trasferta ai tifosi ospiti, i quali, dopo la decisione, hanno minacciato di morte i calciatori: il derby senza di loro non andava giocato, e così è stato. Gli ospiti si ritrovano al 21′ in 6, tra simulazioni di infortunio e sostituzioni effettuate nei primissimi minuti, così che l’arbitro si ritrovi costretto a fischiare la fine.

Mario Macalli, presidente della Lega Pro, non poteva non commentare la vicenda, visto che la partita riguardava il “suo” campionato, ma le sue dichiarazioni al Corriere dello Sport Stadio sono una clamorosa caduta di stile: «Come si fa a far arrivare 200 “tifosi” sotto l’albergo della Nocerina? Me lo spieghi, il questore. Altrimenti venga trasferito sulle montagne sarde». In un momento in cui la Lega non fa che mettere multe e impartire squalifiche alle Curve per la famosa “discriminazione territoriale”, la gaffe di Macalli appare contraddittoria e fuori luogo. Evidentemente la credenza popolare del 2013 crede che la Sardegna sia ancora una terra abbandonata, di pecore e banditi, destinata ad essere sede di esilio. E, magari, chi pensa ancora queste cose, la si trova d’estate in prima fila sulle nostre bellissime spiagge sarde.

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