2014

Magliette “Speziale libero”, parla la vedova Raciti: «Se è così non giocate la partita»

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La notizia che a Napoli sarebbero pronte 30mila magliette uguali a quella sfoggiata a Roma dall’ormai famigerato ultrà partenopeo non è andata giù alla vedova di Filippo Raciti. Come noto, la maglietta in questione recita lo slogan “Speziale libero“, inneggia cioè a colui che è stato condannato per l’omicidio del poliziotto negli scontri di Catania del 2007.

In un’intervista rilasciata a Radio 24 Marisa Grasso, vedova dell’agente ucciso, ha usato parole dure: «A questa notizia dovrebbe dare una risposta il presidente del Consiglio. Chiudete, non fate giocare, basta. Uno Stato forte prende delle misure forti, non è essenziale una partita di calcio, se ne può fare anche a meno. Ognuno sta a casa sua e si evitano problemi, vabbè c’è una perdita economica ma non è colpa mia. Un lavoro non può creare così tanti problemi, il lavoro deve rendere a una persona dignità perché porta onestamente a casa i soldi, ma alcuni lavori tolgono serenità a chi dovrebbe svolgere un servizio che dovrebbe garantire sicurezza ai cittadini. Questa delle magliette, invece, è la risposta che incassa lo Stato. Se lo Stato fosse forte  queste cose non sarebbero accadute. Io purtroppo mi aspetto che oltre a mio marito, che avrei voluto fosse l’unico sacrificio, ci siano altri Filippo Raciti. Lo Stato è debole, aspettiamoci di tutto. Questo Speziale, che io non nomino mai, è un assassino e uno spacciatore di droga. E’ un mercante di morte. Questo si pubblicizza».

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