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Maran: «Contro l’Atalanta gara stimolante, voglio un Cagliari solido»
La vigilia di Rolando Maran: «Gara difficile, Atalanta avanti nella preparazione: voglio un Cagliari compatto e artefice della propria prestazione»
Vigilia di Atalanta-Cagliari, tempo di conferenze stampa per Gasperini e Maran. In mattinata nella sala stampa del centro sportivo di Asseminello il tecnico rossoblù ha incontrato i media per presentare l’insidiosa sfida dell’Atleti Azzurri d’Italia: di fronte ci sarà un’Atalanta ferita dalla sconfitta in Europa ed in cerca di riscatto. I sardi, reduci dalla buona prova contro il Sassuolo, sono ancora a caccia del primo successo in campionato: Maran ha parlato delle insidie del match di domani sera (ore 20:30) e si è focalizato in particolare sulle condizioni dei suoi uomini.
Atalanta-Cagliari, la conferenza di Maran
LA SQUADRA – «Il Cagliari che andrà in campo sarà sempre solido, poi certo servono accorgimenti a seconda dell’avversario. Voglio i miei artefici della propria prestazione, con un occhio alle esigenze di ogni partita. La squadra di domenica scorsa ha risposto bene, ma tutto il gruppo sta crescendo in maniera evidente. Anche i cambi e le scelte riflettono la possibilità di scegliere tanti ragazzi che stanno facendo bene in settimana».
I SINGOLI – «Convocati? Gli assenti sono gli stessi della settimana scorsa, a parte Castro che rientra (qui la lista completa). Padoin? Può fare tutto, è talmente intelligente e duttile che non ha eguali. La scelta di metterlo terzino non è una bocciatura per gli altri, magari in questo momento devono ancora metabolizzare un po’ di lavoro. Bradaric sta migliorando, comincia ad avvicinarsi alla condizione giusta. In allenamento tiene il ritmo, è un giocatore che può essere considerato come gli altri. Klavan? Ogni settimana per noi è un patrimonio, tanti sono arrivati all’ultimo momento per vari motivi e in questo momento il lavoro ha un valore importantissimo. Joao Pedro? Mi auguro di averlo presto, è un giocatore importante. Barella ha grandissime qualità e anche ampi margini di crescita, è un giocatore che attira l’attenzione a livello nazionale come è giusto che sia. Sau-Farias non è un ballottaggio, scelgo sempre in base alle esigenze del momento. Sono due grandi giocatori, faccio le mie valutazioni partita dopo partita come per tutti gli altri. Cerri? Ogni partita devo fare qualche scelta, non possono giocare sempre tutti. Tutte le volte che faccio una scelta ci sarà chi resta fuori, è normale ma arriverà il momento per tutti».
Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Sergio Cadeddu